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1) Dizion. 5° Ed. .
CUCCIA
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Dizion. 5 ° Ed.
CUCCIA.
Definiz: Sost. femm. Quella specie di letticciuolo dove stanno i cani a giacere e a dormire.
Dal francese couche.
Definiz: § I. Dicevasi un Letto con padiglione; ma oggi si userebbe solo scherzevolmente, e con relazione alla cuccia del cane, per Qualsivoglia letto. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 138: Andar parrami in bucintoro e 'n cuccia.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 134: Quantunque il sonno ne venisse a volo, E la cuccia mancasse di difetti.
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 5: Collocossi Sua Maestà e seco il Gran Duca sotto altro baldacchino in forma di cuccia con bianche cortine.
Esempio: Mont. Poes. 2, 315: Non avea le porte ancora Ben dischiuse al dì l'Aurora,... Quando io, sazio di riposo, Di mia cuccia uscia, ec.
Definiz: § II. Andare a cuccia, dicesi del cane, tanto per Andare a giacere nella cuccia, quanto per Accovacciarsi in qualunque altro luogo.
Definiz: § III. E figuratam. e scherzevolmente, si dice dell'uomo per Andare a letto, a riposare, e simili.
Definiz: § IV. Mettersi a cuccia o Stare a cuccia, dicesi del cane per Accovacciarsi, Mettersi a giacere anche fuori della propria cuccia.