1)
Dizion. 4° Ed. .
NON SO.
Apri Voce completa
pag.357
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
NON SO.
Definiz: | Maniera, che giunta a diverse voci ha un non so che di grazia, per quello, che, quasi dubitando, si tace, che vie
più di leggieri s'intende, che talora s'esprima, poichè la cosa, che in tal forma non si espone precisamente, pare che
tale, e tanta sia, che esprimere non si possa. Lat. nescio quid. Gr.
οὐκ οἶδα τι. |
Esempio: | Fiamm. 1. 64. Ella allora ec. non so che mormorando con seco, me della camera
uscita ec. lasciò soletta. |
Esempio: | E Fiamm. 1. 65. Perciocchè nella mia segreta camera, non so
donde venuta, una bellissima donna s'offerse agli occhi miei. |
Esempio: | E Fiamm. 5. 112. I miei panni lunghissimi ec. ad un forcuto
legno, mentre io correva, non so come s'avvilupparono, e la mia impetuosa fuga fermarono. |
Esempio: | Petr. cap. 11. Udí' dir non so a chi, ma il detto scrissi In questi umani a dir
proprio ligustri. |
Esempio: | E Petr. son. 179. E non so che negli occhi, che 'n un punto
Può far chiara la notte, oscuro il giorno. |
Definiz: | §. Non so che, usato in forza d'aggiunto, vale lo stesso, che Certo, Alcuno. Lat.
quidam. |
Esempio: | Bocc. nov. 47. 16. Qua picciol fanciullo trasportato da non so che gente.
|
Esempio: | Fiamm. 1. 28. Non so con che tacito diletto meco la riguardava (quì ha
l'istessa forza, che con non so che) |
Esempio: | E Fiamm. 3. 23. L'anima spesse volte conoscitrice de' suoi
futuri mali, presa da non so che paura tremava forte. |
Esempio: | Cas. lett. 59. Sentendo, che io ho negato a V. Mag. non so che arazzi, che ella
mi ha chiesto. |
|