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AFFIATO. Coll'accento sull'i.
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AFFIATO. Coll'accento sull'i.
Definiz: Add. Dato in feudo.
Da fio, feudo. −
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 70: Siccome foste fedele e benigno e obbediente ad alcun buon signore, o barone, o rei (re), da cui teneste tutto il poder vostro affiato, guardereste non farli offensione (qui figuratam.).
Definiz: § Dicevasi anche indifferentemente Affíato, tanto di coloro che pagavano un'annua prestazione per goder del feudo, o d'altra possessione, quanto de' cavalieri a stipendio; usandosi eziandio in forza di Sost. Lo stesso che Fiatolo. −
Esempio: Vill. G. 247: Ciascuno per sè teneva gran corte, e con molti cavalieri affíati cavalcava ciascuno per la terra.
Esempio: E Vill. G. 847: E più altri cavalieri oltramontani v'andaro per avere il perdono, e chi affíato della Chiesa.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 521: Mi ricorda aver già veduti alcuni libri di conti, ov'eran le ragioni di questi cotali annui pagamenti, che s'intitolavano degli affíati.
Esempio: Pros. Fior. P. III, 1, 29: Si dava questo fio a' cavalieri, ed era una provvisione che s'assegnava loro per mantener quel grado con onore.... Di qui ne viene che gli antichi nostri in certe cose pubbliche avevano il libro degli affíati, cioè di quelli che avevano dal Comune ogni anno una certa quantità, o in danari o in grasce; e questi tali nell'antiche nostre leggi non solamente affíati, ma fiatoli altresì si chiamano.