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1) Dizion. 5° Ed. .
CENNO.
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CENNO.
Definiz: Sost. masc. Segno che si fa o con la mano, o con la testa, o con gli occhi, per fare intendere altrui una cosa senza parlare.
Questa voce potrebbe dedursi da cinnus, Sopracciglio e Movimento dell'occhio, se fosse parola genuina; di che per alcuni si dubita. Altrimenti può anche derivarsi dal gr. κινέω, Muovere; poichè il cenno non è che un movimento fatto con qualche parte del corpo. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Similemente il mal seme d'Adamo; Gittansi di quel lido ad una ad una Per cenni, come augel per suo richiamo.
Esempio: E Dant. Purg. 1: E con parole e con mani e con cenni, Riverenti mi fe le gambe e il ciglio.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 312: La qual cosa conoscendo il padre Giovanni per illuminazione del cuore, chiamò con cenno un suo famiglio.
Esempio: Petr. Rim. 2, 42: Ov'è la fronte, che con picciol cenno Volgea 'l mio core in questa parte e 'n quella?
Esempio: E Petr. Rim. 2, 162: Ella mi prese; ed io, ch'arei giurato Difendermi da uom coperto d'arme, Con parole e con cenni fui legato.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 39: Con suoi cenni gli fece intendere, che a casa ne le recasse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 89: Con man fe cenno di volere, inanti Che facesse altro, alcuna cosa dire.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 351: Pensieri, sguardi, cenni, compiacimenti, parole: non si fa per poco mai altro.
Definiz: § I. E per Comando dato col semplice cenno. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 3, 646: Senza far postille, Siano a un cenno preparati [i combattenti] avanti Al suo signor.
Definiz: § II. E semplicemente per Comando, Ordine dato imperiosamente o da persona autorevole. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 33: Gli altri, già pari, ubbidienti al cenno Siano or ministri degli imperii sui.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 28: Sono per antepor sempre i suoi cenni ad ogni altro mio affare.
Esempio: Red. Lett. 3, 273: In qual si sia congiuntura mi troverà sempre obbedientissimo a' suoi cenni.
Esempio: Metast. Dramm. 7, 278: Signore, i cenni tuoi, E le nostre promesse ecco adempite.
Definiz: § III. E per semplice Dimostrazione della propria volontà o del desiderio, fatta comecchessia. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 448: Che era schiavo di Vostra Signoria reverendissima, e che i cenni gli erano comandamenti.
Definiz: § IV. Cenno vale anche Segno, Indizio. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Ogni tuo dir, d'amor m'è caro cenno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 104: Questi fatti saran, quelli fur cenni.
Definiz: § IV. Cenno vale anche Segno, Indizio. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Ogni tuo dir, d'amor m'è caro cenno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 104: Questi fatti saran, quelli fur cenni.
Definiz: § V. Ed anche Notizia brevissima e alquanto adombrata di checchessia; Sentore, Motto; e più spesso si adopera col verbo Dare. –
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 206: Del quale [artifizio] abbiamo dato alcun cenno in parlando del numero.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 8: In breve giro di discorso assegnatomi non posso io se non sfiorar la materia, nè, per così dire, approfondarla. Ma i vostri accorti intelletti.... da un picciol cenno argumenteranno il restante.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 405: Il Pazzo che scrisse l'istoria di Matilda,.... non fa veruna distinta menzione de' nostri Bagni;.... e quel confuso cenno ch'ei ne dà, non è probabilmente altro che un lume preso dal nostro Mellini.
Definiz: § VI. Quindi Far cenno di una cosa con alcuno, vale Parlargliene, Rivelargliela con brevi parole, Fargliene motto. –
Esempio: Cecch. Mogl. 1, 3: Guarda (per quanto stimi l'amicizia Mia) di non ne far pur, vedi, un cenno Con persona.
Definiz: § VII. Cenno adoperasi anche per Succinta relazione, Breve ragguaglio. –
Esempio: Bart. D. Op. post. 1, 2, 12: Sodisfatto comunque il sia con questi veramente più cenni che memorie delle cose nostre di qua, torniamo a cenar dal Saverio nel Giappone.
Definiz: § VIII. E parlandosi di lavori di disegno, I primi delineamenti, Le prime tracce. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 185: La perfezione d'una statua.... dipende sommamente da' primi contorni e da' primi cenni ivi dati con lo scalpello.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 4, 10: Apparisce la pianta della città,.... col cenno de' colli che ha dietro.
Definiz: § IX. Cenno dicesi Qualunque segno che si faccia, specialmente in guerra, o con suono di qualche strumento, o con fuochi, o con sparo di artiglierie o con altro mezzo, per dare avviso di checchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Con tamburi e con cenni di castella.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 568: Con cenni di castella, cioè fummi, se è di dì; o con fuochi, se è di notte.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 2, 118: Il campanile di Santo Piero in Grado fate guardare bene, e ordinate con chi vi rimane i cenni s'abbiano a fare per gli casi occorrenti.
Esempio: E Rep. Fir. Lett. Istr. 29, 228: Vogliamo e impognamti che, alla avuta di questa lettera, tu facci e far facci cenni con fuochi e con fummi, e con altre dimostrazioni a quelli di Castelnuovo.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 3, 577: Da ogni banda uno cenno di corno, Come fu notte tutti andorno drento, E con gran furia e' Cristiani assaltorno.
Esempio: Car. Eneid. 3, 408: Era Miseno in alto A la veletta asceso; e non più tosto Scoprir le vide [le arpie] e schiamazzare udille, Che col canoro suo cavo oricalco Ne die' cenno a' compagni.
Esempio: E Car. Eneid. 5, 820: Epitide da l'altro Die' lor, col suon de la sua sferza, il cenno.
Definiz: § X. Cenno, diconsi i Rintocchi della campana più piccola, poco prima che incominci la Messa o che si faccia qualche altra sacra funzione.
Definiz: § XI. Dar cenno di una cosa ad alcuno, vale Dargliene avviso, Avvertirlo della medesima, ma brevemente. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 247: La qual cosa ancor io farò volentieri verso di voi, ogni volta che mi darete cenno di così fatte occasioni.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 214: Se ella giudica bene che io la trasmetta a lei [la lettera], il farò subito che me ne dia cenno.
Definiz: § XII. Far cenno, lo stesso che Accennare. –
Esempio: Vill. G. 74: E fatto cenno a Firenze,.... tutta l'oste de' Fiorentini e loro potenza a cavallo e a piè andarono al monte, ed entraro nella città di Fiesole.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 89: Con man fe cenno di volere, inanti Che facessi altro, alcuna cosa dire.
Definiz: § XIII. Intendere a cenno o a cenni, vale Intendere facilmente e senza lungo discorso. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 30: Dà loro udienza breve, e risposte ambigue, e vuole essere inteso a cenni.
Esempio: Tass. Lett. 1, 263: Ancor qui mi pare che si desideri ch'io intenda a cenno.
Definiz: § XIV. Render cenno o il cenno, vale Risponder col cenno a un altro cenno. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Gli occhi nostri n'andar suso alla cima [della torre] Per due fiammette che vedemmo porre, E un'altra da lungi render cenno.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 27: Quando prima guardai quel vago viso.... Mi salutò cortese e riverente. Rendeile il cenno ec.