Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
TOSSA, e TOSSE
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TOSSA, e TOSSE.
Definiz: Respirazione veemente, sonora, ed interrotta cagionata da irritazione fatta ne' nervi de' polmoni. Lat. tussis. Gr. βήξ.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 17. Canti il suo verso ogni altro, che ci fosse, E forte tossa chi avesse tosse.
Esempio: Pallad. Lugl. 6. Questo vino contrasta alla tossa, purga il ventre, risolve la flemma.
Esempio: Volg. Mes. Siroppo di marrobbio di miracolosa utilità, coll'aiuto di Dio, alla tosse flemmatica ec.
Esempio: Coll. Ab. Isac. cap. 50. Se ti venisse la tossa, sedendo te a mensa, volgi la faccia tua addietro, e così tossi.
Esempio: Red. cons. 1. 241. Queste stesse particelle pur biliose mescolate con essi fluidi ec. son quelle, che ora in un luogo, ora in un altro con grande incostanza, e variazione producono i dolori della testa, e colle medesime punture ne' canali della respirazione producono quella tosse, che talora è affatto secca, e talora col gettito di un poco di flemma calorosa, che la mattina per lo più si fa sentire.
Definiz: §. In proverb. Amor, nè tossa non si può celare. v. Flos 156.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 16. Ben dice il proverbio, che l'amore, e la tossa non si può celar mai.
Esempio: Morg. 4. 88. E disse: vero è pur, che l'uom non possa Celar per certo l'amor, e la tossa.