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ESCUSAZIONE.
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ESCUSAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'escusare o dell'escusarsi; Scusa. Ma non si adoprerebbe oggi che in nobile scrittura.
Lat. excusatio. ‒
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 110: Niuna escusazione hanno del peccato loro.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 143: Ora seguita di vedere del terzo peccato della lingua, cioè della difensione, ed escusazione del peccato.
Esempio: Imit. Crist. 167: Hai paura d'essere dispregiato, e d'esser ripreso de' tuoi mancamenti, e cerchi l'ombre delle tue escusazioni?
Esempio: S. Greg. Omel. 4, 54: Acciocchè quindi periscano i perversi senza escusazione, onde gli eletti pigliano esemplo.
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 134: David dice a Dio: Non permettere il mio cuore inchinarsi nelle parole maliziose ad escusando le scusazioni ne' peccati, cioè ch'io non difendi con pertinacia il mio peccato e con false escusazioni.
Esempio: Poliz. Rim. C. 279: Con chi sente quel fuoco che sent'io Non convien fare alcuna escusazione.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 209: Nè si sapeva esser vero quello che in escusazione sua affermava Lautrech.
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 9: Non avevano operato le sue escusazioni, ch'ei non se ne fosse turbato molto Cesare.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 6, 200: Il che mi è parso dire alle Signorie Vostre per escusazione mia.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 309: La qual escusazione ricevuta, volentieri l'uno e l'altro di voler difendere l'onor della Repubblica.... promettendo.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 377: Pende più tosto a giudicarle con discrezione, escusazione e perdono, che con troppo severa e troppo essatta essaminazione.
Esempio: Giacomin. Esort. Vit. crist. 24: Non vi varrà, o miseri, escusazione alcuna.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 267: L'esortò solamente a mostrare che le sue parole ed escusazioni fossero vere con un fermo e principale argomento, ch'era ec.