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Dizion. 5° Ed. .
CAZZA
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CAZZA. Definiz: | Sost. femm. Nome che davasi ad un Vaso per lo più di ferro, di forma quadrata o rotonda, e con manico diritto, da fondervi metalli o altro, del quale si servivano specialmente gli alchimisti nei loro fornelli. |
O dal lat. capsa, Cassetta; o dal lat. barbaro cazia o caza, derivate, secondo alcuni, dall'antico germanico chezi, Vaso da cucina. – Esempio: | Biring. Pirotecn. 67 t.: V'è di necessità d'avere tutta la quantità dell'argento che volete partire, che sia fino al manco di cenneraccio, e questo in una cazza con mantaci. | Esempio: | E Biring. Pirotecn. 105: La cazza è un catinetto piccolo, fatta sopra a una cabbietta come uccellino, di verghe di ferro, qual'ha un manico da poterla facilmente cavare dalla fucina e portarla dove ben vi viene. È strumento comuno, e costumasi assai infra' maestri respetto a' gitti piccoli. | Esempio: | E Biring. Pirotecn. appr.: Ho ancora veduto fonder a cazza scoperta, cioè senza fucine e senza cinige attorno, anzi in mezzo a una stanza; nel qual luoco stava la cazza nuda sopra un trespide di ferro, e li mantici aviano le canne longhe, e le bocche dove usciva el vento el tenevano sopra a l'orlo della cazza. | Esempio: | Ner. Art. vetr. 15: La zaffera.... si metta in una cazza di ferro a infiammare nella fornace. |
Definiz: | § I. Si usò anche per Mestola. – | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 2, 198 var.: Quando quella schiuma comincierà quasi ad annerire, soavemente ne la cavi fuora colla cazza. |
Definiz: | § II. Term. d'artiglieria. Strumento di rame, detto anche Cucchiaia e Cucchiara, il quale serviva a introdurre la carica in fondo al pezzo. – | Esempio: | Biring. Pirotecn. 155 t.: Per caricarle [le artiglierie] si fa uno strumento come un doccio, che li bombardieri el chiaman cazza, di lamine di ferro o di rame, lungo tre volte quanto el diametro della palla. | Esempio: | Lorin. Fortif. 280: Ma caricando il pezzo con l'istessa cazza e misura, con che si fa con l'altra polvere non gagliarda, si anderà a risico pur troppo manifesto di farlo crepare. | Esempio: | Falc. Istruz. 28: Per fare cazze per caricare pezzi, se li deve dare la giusta misura della polvere, perchè dandonele troppo corre rischio di crepare il pezzo. |
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