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1) Dizion. 5° Ed. .
CONVERTIMENTO.
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CONVERTIMENTO.
Definiz: Sost. masc. Trasmutamento, Trasformazione. –
Esempio: Medit. Alb. Cr. 29: Onde egli (Cristo) è ivi per convertimento e mutamento del pane e del vino nel corpo e nel sangue suo, per significare la detta conversione di noi in sè medesimo.
Definiz: § I. E per Volgimento, Indirizzamento, dell'animo o della volontà a checchessia. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 285: Peccare non è altro, se non avertimento dal bene incommutabile, e convertimento al bene commutabile.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 267: Imperò che ogni peccato, secondo che dice santo Agostino, è dipartimento da Dio, e convertimento alla creatura; e partirsi da Dio non è altro, che non sottomettersi a Dio.
Esempio: Panzier. Tratt. 62 t.: Nelli peccatori predica convertimento a penitenzia per timore; e ne' giusti, accrescimento di virtudi per amore.
Definiz: § II. E per Cambiamento da mala a buona vita, che più comunemente dicesi Conversione. –
Esempio: Collaz. SS. PP.: Da solo Iddio gli venne la cagione del suo convertimento.
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 114: Venendo Paolo in Ierusalem, dipo' 'l suo convertimento,... Barnaba il prese arditamente, e menollo a gli Appostoli.
Esempio: Stor. Barl. 1 var.: Lassavano le loro possessioni, e tornavano a convertimento.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 334: Eccedono [gli Apostoli] gli altri Santi in frutto e in convertimento di molte genti.
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 269: Questo nella festa del suo convertimento ei desidera, e vuol che tutti siamo come lui stesso.