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GELARE.
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GELARE.
Definiz: Neutr. e in forma di Neutr. pass. Gelarsi Assodarsi, Rappigliarsi, in gelo, Divenir ghiacciato, Congelarsi.
Dal lat. gelare. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 63: Alcuni [vapori] sono, che sono sì materiali, che non possono passare la seconda regione dell'aere, o quivi si gelano, e caggiono alcuni giuso.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: La brinata gela in terra; ma la neve cade gelata dal cielo.
Esempio: Tens. Fortif. 1, 16: Circa al dire, che di verno, per gelarsi il fosso, sia facile di essere sorpresa [la fortezza] con iscalata, rispondo, che a ciò si può rimediare, ec.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 95: Non gelano que' licori se non dopo esserne già usciti gli spiriti.
Definiz: § I. Per similit., Divenir freddo come gelo, Raffreddarsi grandemente. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 487: Di terra pessimi sono [gli alveari], imperocchè di verno gelano, e di state scaldano.
Esempio: Pallad. Agric. 18: Quanto al sito [del campo] è da eleggere, se sia nelle provincie fredde, che sia alla radice d'alcun grande monte, aperto verso il levante, ovvero verso 'l meriggio, sicchè non sia dall'altre due parti schiuso, e geli per la freddura.
Definiz: § II. E detto del corpo animale, di membra, vale Perdere il calor naturale, e anche l'attività, e qualche volta la sensibilità, per intenso freddo; Agghiacciarsi. –
Esempio: Giamb. Oros. 164: E quivi essendo sudato, ed entrato a bagnare in Cidno, fiume freddissimo, egli gelò, e rattraendosegli e' nervi, fue presso che morto.
Esempio: Pallad. Agric. 20 var.: A piei scalzi li servigiali vi possono andare senza gelare i piedi.
Definiz: § III. In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 265: Ch'un foco di pietà fessi sentire Al duro cor, ch'a mezza state gela.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 61: Chi non gela e non suda, e non s'estolle Dalle vie del piacer, là non perviene.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 46: Ma come innanzi agli occhi abbia 'l Gorgone (E fu cotanto audace), or gela e impetra.
Esempio: Mont. Poes. 1, 59: Gelo d'orrore. A. L'orror tuo sospendi.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 19: Nel veder quell'incendio de' miei scritti Gelai dalla tristezza e dall'orrore.
Definiz: § IV. Pure figuratam., detto del sangue, vale Perdere quasi la circolazione. –
Esempio: Bemb. Rim. 15: Gridai ben io: male voci fe' scarse Il sangue, che gelò per la paura; In tanto il cor mi fu legato e tolto.
Esempio: Segner. Pred. 433: Ogni piccolissima iniquità ci comparirà con un volto sì spaventoso, che ci farà nelle vene gelare il sangue.
Definiz: § V. Gelare, trovasi anche per Accagliarsi, detto del latte. –
Esempio: Molz. Ninf. tib. 68: E in ogni parte, dove il latte geli, Non fia che il tuo bel nome altri mai celi.
Definiz: § VI. E per Patire grave danno, Andare a male, per gelo, detto di piante, alberi, e simili. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 106: Se sieno piantati in paesi e terreno che si sogliano agghiacciare, pongansi a ridosso gli arbori grandi verso quel vento che gli suol far gelare, perchè i piccoli abbiano schermo da tramontana.
Definiz: § VII. Gelare, usato impersonalmente, vale anche Prodursi il gelo o il ghiaccio per cagione di freddo grande; Divenire i liquidi gelati. –
Esempio: Soder. Coltiv. 45: Quando gela di dicembre, e ancora passa di gennaio, non è mai bene nè poco nè punto trassinar le viti, che son diaccide, e si rovinano.
Definiz: § VIII. Att. Agghiacciare, Freddare, Rendere ghiacciato, Congelare. –
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 86: Dunque sarà in ciò più efficace e più brieve l'operar suo men gagliardo, e più lungo, gelandola (l'acqua) a particelle divise e vicine, ec.
Definiz: § IX. E assolutam., parlandosi di caffettieri, acquacedrataj, e simili, usasi per Far gelati, sorbetti, e smessa si adopra con gli avverbj Bene o Male.