Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
PULIRE, e POLIRE.
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PULIRE, e POLIRE.
Definiz: Nettare, Purgare, Levare il superfluo, e nocivo. Lat. purgare, polire. Gr. καθαίρειν, λειαίνειν.
Esempio: Cr. 2. 28. 3. Le ripe colle zappe, ovvero vanghe, e marroni, si puliscono.
Esempio: Menz. sat. 1. Fare il barbiere, o di Tonton la stuffa, Non che il Gennaio, ire a pulir l'Agosto.
Definiz: §. I. Per Lustrare, e Far liscio. Lat. expolire. Gr. λειαίνειν.
Esempio: G. V. 10. 178. 1. Furono formate in terra, e poi pulite, e dorate le figure per un maestro Andrea Pisano.
Definiz: §. II. Per similit. de' componimenti, e simili, e vale Ridurgli a perfezione.
Esempio: Petr. son. 18. Ma trovo peso non dalle mie braccia, Nè opra da polir colla mia lima.
Esempio: Dant. rim. 16. E maladico l'amorosa lima, Ch'ha pulito i miei motti.
Definiz: §. III. Per metaf.
Esempio: Franc. Barb. 156. 20. Onde ti guarda da quel, che 'l suo dire Comincia dal polire (cioè: dall'adulare)
Definiz: §. IV. Gli antichi il dissero talora in vece di Punire. Lat. punire, poenas infligere. Gr. κολάζειν.
Esempio: G. V. 8. 64. 4. Iddio fece pulir lui per lo modo, ch'è detto, e poi l'offenditore di lui pulì.
Esempio: E G. V. 11. 93. 7. Tutte queste quattro signoríe avieno arbitrio di pulire reale, e personale.