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Dizion. 5° Ed. .
COLCARE.
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COLCARE. Definiz: | Neutr. pass. colcarsi Posarsi, Adagiarsi, su checchessia, e più particolarmente Porsi a letto. |
È forma addolcita di Corcare; ma da non usarsi che in poesia, e raramente. – Esempio: | Firenz. Pros. 1, 168: Don Giovanni, venitevi a colcar meco. |
Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 30, 73: Vede che prima di colcarsi in esso [letto], Leva di sotto al materasso un scrigno. |
Definiz: | § I. Detto del sole, Tramontare. – |
Esempio: | Bocc. Amet. 100 t.: Ma poi che l'aere a divenir bruna Incominciò, ed il sole a colcarsi,... Io mi levai del luogo ov'era quatto. | Esempio: | Cont. Bell. Man. 40: Prima vedremo sdegno in cor gentile Al tutto scemo, e il sol colcar là donde Ne mena il nuovo giorno (qui a modo di Neutr.). |
Definiz: | § II. Att. Porre, Coricare. – |
Esempio: | Fr. Iac. Tod. 287: E a tempo sì penoso Nacque Cristo amoroso; Non ci averii pietoso Visto 'l dove colcare (cioè, visto dove colcarlo o coricarlo). |
Esempio: | E Fr. Iac. Tod. 353: Suora, e tu sii mia bifolca; Como terra sì m'assolca; Quanto vuoi, sotterra colca (qui in locuz. figur., parlandosi di piante). |
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