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Dizion. 5° Ed. .
MUNIFICO.
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MUNIFICO. Definiz: | Add. Che bene e largamente usa delle sue sostanze, favori, e simili, in altrui benefizio o profitto; Liberale; anche in costrutto con un compimento, retto dalla particella Di o In, denotante ciò in che alcuno è munifico. |
Dal lat. munificus. − Esempio: | Bemb. Stor. 2, 121: Giulio in altri quanto sia largo, quanto munifico, assai e anco di soverchio v'è chiaro. | Esempio: | Nard. Liv. Dec. 330 t.: Lasciò dopo sè la moglie e duoi figliuoli; fu piacevole e munifico verso gli amici. | Esempio: | Car. Lett. Farn. 1, 329: Dio ci ha fatto grazia d'un Principe, che ci vedrà volentieri, e non ci mancherà di qualche onesto favore; ed è tanto munifico che li sarete familiarissimo. | Esempio: | Rucell. Or. Dial. 12, 3, 120: Non ci è modo nè officio che rapisca più i cuori de' vassalli, ne' principi, quanto si è l'esser munifico nel dare ec. |
Definiz: | § I. Per similit. − |
Esempio: | Car. Lett. fam. 3, 155: Della munificenzia non ho medaglia alcuna, se non quella di Antonino, di bronzo, che sta così: Munificentia Aug.; e per rovescio ha uno elefante; ed una simile in Settimio Severo: non so se perchè questo animale sia di natura munifico, o perchè ec. |
Definiz: | § II. E figuratam. − |
Esempio: | Segner. Crist. instr. 3, 309: Ora mi si sveglia un talento di rassomigliare a quest'acque così munifiche (de' fiumi auriferi) le sante indulgenze. |
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