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LOCALE.
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LOCALE.
Definiz: Add. Di loco, ossia Di luogo; Attenente a luogo, Che si riferisce a luogo, Che ha relazione con luogo.
Dal basso lat. localis. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 188: La ignoranza non viene loro per locali distanze, ma perchè l'anime de' morti sono partite dalla conversazione de' vivi, e congiunte ec.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 72: Iddio, che sanza luogo contiene tutte le cose, è a noi el luogo non locale.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 104: Tutte le membra di quel Corpo beatifico, non avendo lo spazio necessario per esercitare le loro operazioni locali, sono in uno stato, nel quale mai non si possono nè pur muovere.
Esempio: E Segner. Mann. sett. 3, 3: Medius vestrum stetit quem vos nescitis. Non dice medius per assegnar solamente il sito locale che il Signor occupa, perchè questo è illimitato, ec.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 65, 5: Volendo noi che dal giorno in cui respettivamente avrà vigore in ciascuna comunità il nuovo regolamento locale, tutti i fondi comunitativi siano esenti da qualunque servitù pubblica o comunale, ec.
Esempio: Lampr. Gov. Ant. Tosc. 21: Così si vede che le circostanze locali determinano assolutamente la natura dei varj governi civili, e che la dovizia e fecondità del terreno vi stabilisce naturalmente la dipendenza.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 153: Il Governo non avrebbe mai tollerato che da certe locali ed anticipate opinioni venisse la dignità del Parlamento pregiudicata.
Esempio: Giobert. Apol. 69: Sarà vietato a un italiano il battezzar da Parigi lo Studio che ci ha il suo centro e il suo seggio? Sovrattutto avendo rispetto, che questa qualificazione locale accenna alla norma e all'indirizzo universale dell'insegnamento, ec.
Definiz: § I. E per Ristretto, Limitato, a un determinato luogo. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 87: L'alma è cosa influita, Passibil, inmortale, Sensibil, non locale, ec.
Definiz: § II. Aggiunto di moto o movimento, vale Che è, Che si fa, da luogo a luogo, Che si compie nello spazio; e propriamente è Term. delle Scuole. –
Esempio: Dant. Vit. Nuov. 99: Conciossiacosachè venire dica moto locale.
Esempio: E Dant. Conv. 172: Se bene si guardano sottilmente questi tre numeri, cioè due, e venti, e mille; chè per lo due s'intende il movimento locale, lo quale è da un punto a un altro di necessità: e per lo venti significa il movimento dell'alterazione:... e per lo mille significa il movimento del crescere.
Esempio: E Dant. Conv. 229: Avvegnachè la stella sempre sia d'un modo chiara e lucente, e non riceva mutazione alcuna se non di movimento locale, ec.
Esempio: Gell. Circ. 34: Perchè è dato a voi il potersi muovere da un luogo a uno altro, se non per andare per quelle cose che vi mancano?... Che ha bisogno adunque quell'ostrica del moto locale, se ella ha quivi tutto quel che le bisogna?
Esempio: Galil. Op. II, 212: Venendo tale diversità confermata dal veder noi esser gli elementi supposti a continue mutazioni, alterazioni, generazioni e corruzioni, restando la parte celeste ingenerabile, incorruttibile, inalterabile, ed insomma impassibile d'ogni altra mutazione, eccetto che del moto locale circolare.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 19: Il moto locale, e la divisione, è la sola azione sopra la materia.
Definiz: § III. Aggiunto di memoria, vale Che ritiene singolarmente la disposizione e lo stato dei luoghi e delle cose vedute, ed altresì le cose principali pensate, e mentalmente disposte in punti diversi di un luogo, per aiuto della memoria. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 125: Lorenzo trovò il principe nel castel di San Giovanni, e senz'aver fatto altro che considerare il numero e la qualità delle genti..., se ne tornò, e referì, per mostrare aver memoria locale, tutto il numero e tutto l'apparecchio de' nemici.
Esempio: Tass. Lett. 1, 102: Mi giunsero ieri i tre canti trascritti di man di Vostra Signoria; ma giunsero in modo conci da la pioggia, che gran cosa sarà ch'io gli possa leggere: altri certo non potrebbe. Pure almeno mi serviranno per memoria locale.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 160: Aveasi il padre Matteo Ricci, fin da quando si diede allo studio della lingua, e singolarmente all'intelligenza e formazione de' caratteri della Cina, fabricato in capo un misterioso teatro, in acconcio della memoria che chiaman locale: nè null'altro provò riuscirgli al pari giovevole a bene ordinarsi in mente quelle tante migliaia d'intrigatissime cifere, con appresso a ciascuna il suo proprio significato: onde, leggendo i libri, le riscontrava, e senza interprete ne comprendeva il senso; e per iscrivere, se ne trovava in capo a' lor luoghi le forme, e quinci medesimo le copiava, di qualunque stravagante figura elle fossero; e sembra, dice egli, che la memoria locale sia stata ritrovamento d'alcuno necessitato ad apprendere la scrittura cinese.
Definiz: § IV. Aggiunto di rimedio, vale Che opera sopra una data parte del corpo infermo; contrario di Generale. E si usò anche in forza di Sost. per Rimedio locale. –
Esempio: Red. Cons. 1, 218: A questo secondo scopo si potrà poi soddisfare con rimedj locali, prima resolventi e corroboranti, e quindi corroboranti ed astringenti.
Esempio: E Red. Lett. 1, 269: Riserbando a farlo dopo che si saranno messi in esecuzione tutti quei rimedj, che più opportunamente per ora ci possono essere somministrati, e generali e locali, dalla medicina farmaceutica.
Esempio: Pap. Cons. 2, 32: Ma circa poi ai rimedj locali, io loderei che si procurasse.... di difender dal freddo la parte ingombrata dai mentovati tubercoli.... Anche il bagnarli spesso con acqua calda minerale parmi cosa a proposito.... Del resto io confesso ingenuamente, la mia ignoranza farmi stimare o pericoloso o inutile affatto ogni altro locale.
Esempio: E Pap. Cons. 154: Affermando tutti concordemente, che in casi simiglianti sia non solo utile, ma necessario, il prevalersi principalmente dei medicamenti locali, cioè a dire applicabili alla cute stessa.
Definiz: § V. Nello stesso senso dicesi anche di cura, o simile, adoperata a fine di sanare la parte inferma. –
Esempio: Red. Lett. 1, 269: Quanto alla chirurgia topica o locale, da usarsi nelle parti inferme, per ora non ne vorrei ragionare in conto veruno, riserbando a farlo dopo che ec.
Definiz: § VI. Aggiunto di colore, tinta, o simili, significa Tale qual si addice a ciascuna parte di un dipinto, secondo la realtà delle cose e la luce propria di esse. –
Esempio: Memor. Bell. Art. 2, 5: Abilissimo fu il Mazzola nel maneggio del pennello, vero nelle tinte locali, finito senza stento, e seppe dare alle sue opere rotondità e rilievo, dipingendole con accuratezza grande.
Definiz: § VII. Aggiunto di divinità, vale quanto Indigete, che i Greci dicevano Topico. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 360: Gl'iddii locali, secondo l'erronea opinione degli antichi, non trapassano ad altre regioni.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 14: Sembra.... che fosse costume spezialmente etrusco l'aver Dei locali, cioè particolari e strani, non solamente in ogni gente, ma in ogni luogo: alquanti pelò ne recita Tertulliano..., affatto ignoti fuor di quei popolo, da cui erano venerati.
Definiz: § VIII. Aggiunto di alcune parti del discorso, è Term. dei Grammatici, e vale Indicante luogo, Concernente idea di luogo. –
Esempio: Giambull. P. F. Ling. Fior. 185: I nostri verbi.... patiscono molte volte certe accompagnature generali; ciò è un genitivo della possessione; un dativo della proprietà, o vogliamo dire della servitù...; uno accusativo della materia o della cagione...; ed uno ablativo, instrumentale o locale, con la preposizione che lo manifesti.
Esempio: Salv. Avvert. 2, 4: Tra gli addiettivi imperfetti sono anche.... da mettere i partitivi...; gli universali...; i particulari e distributivi...; i possessivi...; i locali, come destro, sinistro, orientale, e marittimo: comechè forse tra i perfetti addiettivi i possessivi, i materiali, e i locali, più tosto sien da riporre.
Definiz: § IX. Aggiunto di equazione, vale Che si risolve mediante un luogo geometrico. –
Esempio: Agn. Inst. anal. 2, 717: Per l'equazione locale del circolo è hx = zz, sarà q = z, sicchè ec.