Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AGGIUNGIMENTO e AGGIUGNIMENTO.
Apri Voce completa

pag.295


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
AGGIUNGIMENTO e AGGIUGNIMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'aggiungere, Aggiunta, Accrescimento. −
Esempio: Liv. Dec. 1, 55: La potenza de' Romani novellamente era cresciuta per l'aggiugnimento del popolo d'Alba.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 2, 223: Leviatan si è interpretato in nostra lingua aggiugnimento di loro.
Esempio: But. Comm. Parad. 6, 1: A fare alcuno aggiungimento alle parole dette di sopra.
Esempio: Libr. Astrol.: Quando questa tavola sottile si porrà nella cavatura, sì la empierae tutta da ogni parte con suo frastagliamento senza aggiugnimento o scemamento.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 301: Mi sforzerò.... mostrare quanto sia stato poco lodevole e poco necessario e insufficiente lo aggiugnimento di queste nuove lettere al nostro semplicissimo alfabeto.
Definiz: § I. Per Congiungimento, Congiunzione. −
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 146: L'una, che lo aggiugnimento sia d'uomo con femmine.
Definiz: § II. È anco una figura grammaticale, detta altrimenti Apposizione. −
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 248: Ma per mio giudizio è piuttosto [nel verso di Dante "Colpa e vergogna delle umane voglie"] quella figura che i Latini chiamano apposizione ovvero aggiugnimento; cioè, la qual cosa è colpa delle umane voglie, e loro vergogna.