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1) Dizion. 5° Ed. .
FEMMINUCCIA e FEMINUCCIA, FEMMINUZZA e FEMINUZZA.
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Dizion. 4 ° Ed.
FEMMINUCCIA e FEMINUCCIA, FEMMINUZZA e FEMINUZZA.
Definiz: Dispregiat. di Femmina. Femmina da poco, di bassa condizione, ed altresì di semplice e rimesso animo, debole, e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 2, 253: Vedi di quella santa Iudit, ch'ella ebbe speranza in Dio; vinse tutt'una oste una feminuccia; e però confidati in Dio, non temere.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 247: Per denari, disse la femminuccia, non mancherà; e fornata alla giovane gli parve mill'anni, che subito le diè fiorini cinque, ec.
Esempio: Cecch. Incant. 3, 2: Mi feci chiamare da una sua vicina una femminuccia tutta carità.
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 98: Ciò si scoperse dalle parole della lettera di essa feminuccia ad esso scritta.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 77: Sono una vile feminuccia, ed una miserabile peccatrice.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 162: Raccordavi della vigliacca morte che fece l'Imperador Nerone, piangendo come una vil feminuzza e invitando a piangere e strillar seco.
Esempio: Segner. Incred. 249: Si era maliziosamente accordato l'ingannatore con una vil femminuccia.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 149: Sarebbe un concetto trivialissimo, e che si sente dire a ogni torzoncello, che metta insieme quattro parole da predicare alle femminuccie.