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1) Dizion. 5° Ed. .
NEVARE.
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NEVARE.
Definiz: Neutr. Lo stesso che Nevicare, ma è voce che oggi non si userebbe se non talvolta in poesia.
Dal lat. barbaro nivare, modificazione dell'arcaico nivĕre. Nevicare. –
Esempio: Dant. Conv. 290: Una pianura è con certi sentieri.... E nevato è si che tutto cuopre la neve, e rende una figura in ogni parte, sicchè d'alcuno sentiero vestigio non si vede.
Esempio: Petr. Rim. F. 108: Già su per l'alpi neva d'ogn'intorno.
Esempio: Firenz. Rim. 2, 287: E quel che nascondea la ricca gonna Era come talora il verno i colli Son, quando e' neva.
Esempio: Alam. L. Coll. 4, 587: Là dove vuol dormir (il contadino) quando più neva Guardi alla parte, che nel mezzo è posta Tra l'Euro e l'Ostro.
Esempio: Varch. Lez. Accad. II, 5, 53: Si guastava il tempo, ora tonando e folgorando, ed ora nevando o piovendo.
Definiz: § E per Far nevicare. –
Esempio: Salvin. Iliad. 328: Come di mano in man fiocchi di neve Caggiono in dì di verno e spessi e folti, Allorch'è mosso Giove consigliero Su gli uomini a nevar, manifestando Suoi colpi ec.