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COMANDO.
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COMANDO.
Definiz: Sost. masc. L'atto del comandare, ed altresì Ciò che si comanda ad alcuno di fare. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Con men di resistenza si dibarba Robusto cerro,... Ch'io non levai al suo comando il mento.
Esempio: E Dant. Parad. 24: Tre volte cinse me, sì com'io tacqui, L'apostolico lume, al cui comando Io aveva detto.
Esempio: Vit. S. Anton.: Con ogni esattezza ogni comando eseguiva del maestro, nè pensava mai più oltre.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 220: Disse, sè essere apparecchiata ad ogni suo comando.
Esempio: Pucc. A. Centil. 9, 11: E 'l Podestade allora mandò il bando, Che persona non fosse ingiurïata, Poichè la terra faccea (eseguiva) 'l suo comando.
Definiz: § I. E semplicemente per Ordine, Commissione. –
Esempio: Viv. Disc. Arn. 18: Di comando di quella serenissima Altezza visitò anch'esso, con l'altre pescaie d'Ombrone, questa di Riboccatura.
Definiz: § II. Per Facoltà, Potestà, di comandare; ed anche Autorità suprema, Governo: nel qual secondo senso è più specialmente termine Militare. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 287: Fu dato il comando de' pretoriani a Burro Afranio, tenuto gran soldato, ma conoscente chi gliel dava.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 81: Lasciò due reggimenti di fanti a custodia de' luoghi acquistati, sotto il comando di Deborì e della Carboniera.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 137: Appresso i Persiani Megabizzo era chiamato quegli che aveva il comando dell'armi.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 22: Lasciò però addietro, sotto il comando d'Ibraimmo, duemila Turchi.
Esempio: E Montecucc. Op. 2, 62: Comandavami S. M. che io mi portassi incontinente sulle poste a quell'esercito a reggerne la capitananza, poichè il carattere del mio carico avria tolto la parità del comando.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 20: L'uomo, non potendo regger sè stesso,.... mal potè esercitare il comando di padre e di signore sopra i figliuoli e sopra i servi.
Definiz: § III. Persona di comando, dicesi di Persona che sia usata ed abile a comandare, a governare.
Definiz: § IV. Quindi, in senso speciale, Uomo di comando trovasi detto per Chiunque abbia grado ed ufficio nella milizia. –
Esempio: Bart. D. Cin. 3, 246: La perdita de li uomini di comando, d'intorno a seicento.
Definiz: § V. Comando dicesi, nel linguaggio militare, anche il Luogo dove risiede l'ufficio del comandante supremo. Come ad esempio: Comando generale, Comando della Guardia Nazionale.
Definiz: § VI. Avere al suo comando, riferito a cosa ed anche a persona, vale Averla a sua posta, Potersene valere liberamente. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 3, 4: E non ebbe due soldi al suo comando.
Definiz: § VII. E riferito a barzellette, bugie, sotterfugi, convulsioni, lacrime, o simili altri scaltrimenti, secondo la varietà de' casi e delle persone, vale Venir quelle tali cose facilmente dette o fatte ad alcuno, o Sapervi egli prontamente e opportunamente ricorrere.
Definiz: § VIII. Avere il bastone o la bacchetta del comando o Tenere il bastone o la bacchetta del comando, figuratam., e in modo che ha del proverbiale, con imagine desunta dal bastone o bacchetta che davasi ai capitani e ai supremi magistrati, dicesi di Chi in una famiglia, in una particolar società, o simili, abbia, oppure si arroghi, autorità di capo.
Definiz: § IX. Essere al comando di alcuno, detto di persona, vale Esser questa pronta, disposta, ai comandi di lui. E detto di cosa essere al comando di qualcosa, poter egli disporne a suo piacere, Farne uso quanto e come gli piaccia. –
Esempio: Crudel. Rim. 51: Questi vostri prosciutti Son eglin vecchi tutti? Hanno una cera d'essere squisiti. Sono al vostro comando: ed io, rispose Il nobile signore, Li prendo di buon cuore.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Chiede cosa desidero. – Domando: Un par di scarpe. – Son qui al suo comando.
Definiz: § X. Quindi assolutam., A' suoi comandi, A' comandi vostri, Al suo comando, e simili, è maniera che usasi, parlando ad alcuno, per offrirgli i proprj servigi; e più specialmente nell'atto del dirgli il proprio nome, o di congedarsi da esso. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 121: In quanto a me, Gentiluomo (che non so il nome vostro).... S. Sinolfo di Valdimonte da Siena, Dottor di medicina, alli comandi Vostri sempre. G. Io vi ringrazio, o vi dico ec.
Esempio: Fag. Comm. 3, 238: Non so il vostro nome L. Lena a il so (al suo) comando.
Definiz: § XI. Far comando ad alcuno, vale Comandargli, Imporgli. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 17, 47: E disperato fo comando a' miei Che assalgan que' malvagi.
Definiz: § XII. Stare a comando di alcuno, trovasi per Stare a posta o agli ordini di esso, Essere pronto a prestargli qualunque servigio. –
Esempio: Ar. Rim. 1, 268: Se 'l fai, ti do la fede mia per arra, Di star un giorno integro a tuo comando, O vogli con la falce o con la marra.