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1) Dizion. 5° Ed. .
NEGOZIO.
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NEGOZIO.
Definiz: Sost. masc. Affare, Faccenda.
Dal lat. negotium. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 153: Avvegnachè.... fosse notricato in vane cose nella etade giovanile, e dopo alcune conoscenze di lettera diputato alli negozj del guadagno di mercatanzie.
Esempio: Dant. Parad. 11: E chi rubare, e chi civil negozio, Chi, nel diletto della carne involto, S'affaticava.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 333: Io vi prego..., per la nostra amicizia e per la vostra virtù, che deliberiate di questo negozio secondo quello che si conviene ad uomo cristiano, come so che sète.
Esempio: Car. Apol. 5: Voglio inferire che l'amicizia mia può essere di giovamento ancora a voi, potendovi prevalere del mio favore in questa città, e come di vostro amico, e come d'interessato in questo negozio.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 147: Supponghiamo.... un monaco, il quale abbia fatto voto di ubbidienza, e, quanto in lui è, non desideri punto di uscire del chiostro per qual si voglia negozio temporale.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 35: Dice Florian, che a' suoi negozj attenda, Scusandosi d'averla scioperata.
Esempio: Red. Lett. 2, 224: Se questi signori continuano a contentarsene e staranno cheti, il negozio andrà bene.
Esempio: Fag. Comm. 1, 79: Bisogna fermar questo negozio. A. Egli è bell'e fermo. Va' in casa.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 113: Quando la nobiltà (di Firenze) attendeva da per sè al traffico e a' suoi negozj, non eravi forse altro luogo in cui le arti fiorissero egualmente.
Esempio: Leopard. Poes. 149: Valor vero e virtù, modestia e fede E di giustizia amor, sempre in qualunque Pubblico stato, alieni in tutto e lungi Da' comuni negozj.... saranno.
Esempio: Lambr. Elog. 21: Quanto tempo durò il Municchi a dar la sua opera ai negozj dei privati, per altrettanto non v'ebbe forse stime o divise di grandi patrimonj e contese difficili, nelle quali egli non intervenisse o come perito o come consultore.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 135: E guastare il negozio principale! rispondeva l'altro.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Petr. Trionf. 219: Era nella stagion che l'equinozio Fa vincitor il giorno, e Progne riede Con la sorella al suo dolce negozio.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Segner. Pred. 121: Non solo il negozio della nostra eterna salute non è quale a voi sembra, di agevole riuscita, ma ec.
Esempio: Red. Cons. 1, 84: Crederei che sano consiglio, e molto giovevole per questa signora, fosse.... rimettere il negozio della sua salute all'opera della natura, rinfiancata da una lunga e buona regola di vita.
Definiz: § III. E per Affare importante di pubblico interesse, Affare di Stato, e simili; ed altresì Pratica, Maneggio, Trattato, di simili affari; Negoziato. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 60: E le raccomando assai il negozio che si tratta, pregandola si degni favorirlo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 15, 202: Non fu tanto il valor ch'ebbe nell'armi, Non nella toga e nel negozio il senno, Ch'a lui drizzare i sacri e ricchi marmi Con sì grande artificio in Roma fenno.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 28: Deliberò (il re di Navarra) di ritirarsi all'antica sua quiete nella Bierna, con ferma risoluzione di non si mescolare nelle cose di Francia, poichè il trattare per via di negozio riusciva infruttuoso, e la guerra era giudicata da lui poco onesta e troppo pericolosa.
Esempio: Legg. Band. C. 16, 301: Memoriali con li rescritti non sospendono la spedizione de' negozj e cause, e loro esecuzioni, mentre il rescritto non lo comanda.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 4: Con varj mezzi egli cominciò a muover le pratiche necessarie per tal effetto.... Ma nondimeno quest'apertura fatta al negozio non raffreddò in lui punto l'ardore voltato all'armi.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 4: Voi, segretario, rimarrete e intanto Se lettere venisser di negozj, Voi le deciferate.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 188: Seguitando il papa dunque la via del negozio come più ecclesiastica e meno pericolosa, inviò a Cesare Giulio Orsino.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 125: Finalmente quando i negozj si avvicinavano alla conclusione, il signor di Precy, mandato dai Lionesi, andò nascostamente egli medesimo a Torino per quivi accordarsi su quanto si trattava.
Definiz: § IV. Pure per Pratica, Trattato, e simili, riferito ad affari privati. –
Esempio: Bemb. Lett. 3, 122: Nè la dimora che avete fatta in questo negozio della quale vi scusate, m'è in parte alcuna stata spiacevole, solo che per la cagion di lei.
Esempio: Galil. Op. Cart. X, 36: Il negozio che altra volta scrissi a V. S. Ill.ma per conto di Pisa non sortirà.... Ma perchè qui in Firenze per i tempi a dietro ci è stata una lezione pubblica di matematica,... essendo ora vacante..., ho supplicato per questa, sperando ottenerla col favore di Monsignore Ill.mo suo fratello, al quale di questo negozio ho dato il memoriale.
Esempio: Red. Lett. 2, 334: Al serenissimo Granduca.... ho letta la lettera che Vostra Signoria illustrissima mi ha scritto intorno al consaputo negozio, ed alla sua terminazione.
Definiz: § V. Prendesi più spesso per Traffico mercantile, Azienda commerciale, e simili. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 28: Riduciti a uno vivere d'uno figliuolo da bene e pieno di vertù, prima in quanto alla legge cristiana e poi alli negozj a che ti sei messo.
Esempio: >Dav. Tac. P. 1, 80: Ma perchè la città nostra era cresciuta di stato e di riccheze e di negozj mercantili, che non si fanno tuttavia col notaio a cintola, ma con fede e lealtà di semplice parola, e questi negozj da' legisti erano giudicati con troppo rigore, sottilità e lungheza; fu creato il magistrato de' sei mercatanti, che li dicidessero pettoralmente d'equità e verità, secondo l'uso del negoziare.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 11: Egli è tempo oramai che tu incominci, Figliuolo, a far tu stesso i fatti tuoi, E prenda tu l'intero Governo del negozio.
Esempio: Fag. Comm. 2, 415: Io pel mio negozio ho bisogno d'uno che badi al medesimo, e sappia carteggiar co' mercanti, tener bene un libro d'entrata e d'uscita e tutti gli altri, che bisognano.
Esempio: Paolett. Append. 77: Che farà egli (il fabbricante) dunque di sì gran somme di danaro? Se egli penserà ad accrescere i fondi del suo negozio, ed a moltiplicare il consumo e i consumatori delle materie prime e delle derrate, farà un vantaggio allo Stato.
Esempio: Giord. Op. 1, 13: Coloro che procurano il commercio deono avere un luogo, dove ne' giorni e nelle ore destinate convengano a trattare negozj.
Definiz: § VI. Comunemente prendesi per Bottega, Luogo dove si negoziano o si vendono merci. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 82: Tostochè v'ebbe fitto il capo, volle Che ognun serrasse il traffico e il negozio.
Esempio: Not. Malm. 1, 125: Serrare il traffico e il negozio vuol dire Serrare il luogo, ove si traffica e si negozia: che sono le botteghe o fondachi, e i banchi, che anticamente si chiamavano tavole.
Esempio: Lam. Dial. 2: Quam quisque novit artem, in hae se exerceat, ho sentito dire a' saggi che praticano il mio negozio.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 224: Se Beco venisse al mio negozio A comprare il suo solito lunario.... E sentisse quest'anno un titol vario, Lo crederebbe un qualche inganno.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 278: Vedo a ogni bottega, a ogni negozio, I cartelli in inglese od in francese.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Saccent. Rim. 1, 6: Per quanto in pochi mesi ho visto e scorso, Questa vostra città non è buon sito Da piantarvi il negozio (per vender cortesia) che ho discorso.
Definiz: § VIII. Negozio, talvolta è adoperato per Cosa in genere; e più spesso applicasi a Ciò che è argomento del discorso. –
Esempio: Sassett. Lett. 182: Sebbene io non ho trattato per ancora cosa nessuna nel mio negozio d'India, non fo perciò dubbio che l'andata sarà certa, se a Dio piacerà.
Esempio: Dav. Tac. 1, 194: Atilio.... fece di legname l'anfiteatro male fondato di sotto, e peggio incatenato di sopra, come colui che tal negozio cercò, non per grasseza di danari, nè per boria castellana, ma per bottega.
Esempio: Galil. Op. VII, 234: Il toccarsi in un sol punto non è miga privilegio particolare del perfetto sferico e del perfetto piano. Anzi chi più sottilmente andasse contemplando questo negozio, troverebbe ec.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 18: Lo stabilire in qual anno del mondo cadesse la prima Olimpiade è negozio difficilissimo.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 59: La città però con molti dell'Arte era divisa, ricordandosi del concorso fatto sopra le porte di bronzo di San Giovanni, in cui prevalse Lorenzo Ghiberti, e perciò parte di questa averebbe voluto che anch'esso avesse l'opera della cupola, giacchè il negozio delle porte molto ben riusciva.
Esempio: Giobert. Introd. 1, 71: Quanto alla purità dei vocaboli, che è un negozio di memoria, non credo di aver molto da temere le critiche ragionevoli.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 338: Settimo Caio? che negozio è questo? Dice Settimo, proprio non mi gabbo.
Definiz: § IX. Trovasi poeticam., conforme a proprietà latina, per Carico, Ufficio, Commissione. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 15: E ad un altro suo diede negozio D'affrettar Rodomonte e Mandricardo Per le vestigie donde l'altro sozio A condur Doralice non è tardo.
Definiz: § X. E nel linguaggio dei Retori, pure conforme a proprietà latina, per Subietto, Argomento, di un discorso, di una scrittura, e simili. –
Esempio: Car. Arist. Rett. 2: De gli entimemi che sono il corpo de la pruova, non iscrivono cosa alcuna: e per la maggior parte si travagliano in cose che sono fuor del negozio principale.
Definiz: § XI. E parimente, conforme al senso latino, per Occupazione nelle cose civili. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 100: Mi rallegro seco della sua sanità. Dell'ozio che dice, non me ne voglio dolere, perchè non può esser del tutto senza negozio, e del certo è con dignità, sapendosi chi sia, quanto abbia operato fino a ora, e tenendo il grado che tiene.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 11: Io per certo invidio a voi quell'ozio santo, dato tutto alle orazioni e alle meditazioni; ozio che è il vero negozio, vero trattenimento e vero nutrimento delle anime.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 145: L'ozio è fomite del vizio; della virtù, il negozio.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 293: Se gli antichi reputavano gli esercizj delle lettere e delle scienze come riposi e sollazzi in comparazione ai negozj, oggi ec.
Definiz: § XII. Figuratam. e dispregiativamente, dicesi per Uomo goffo, sciatto, e simili.
Definiz: § XIII. Per ischerzo o per dispregio, si dice a Oggetto materiale.
Definiz: § XIV. Pur figuratam., nel plur., negozi per Testicoli. –
Esempio: Salvin. Odiss. 378: Naso taglieranne, Ed orecchi con ferro dispietato, E i negozj strappando, darà a' cani A partir crudi.
Esempio: E Salvin. Esiod. 19: Colla destra Prese il falcione smisurato, lungo, Con denti a sega, e al caro padre in fretta Mietè i negozj.
Definiz: § XV. A negozio rotto, si usò a significare Senza conclusione. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Alla rotta. A negozio rotto. Senza conclusione.
Definiz: § XVI. Compagnia di negozio, o di negozj, vale Società di commercio. –
Esempio: Legg. Band. C. 10, 9: Avvertendo che..., non se ne possa eleggere (a Consoli dell'Arte) e d'una medesima ragione e compagnia di negozj più che uno.
Esempio: Fag. Comm. 6, 37: Sto a vedere, che non facessero insieme compagnia di negozio, che sarebbe stata una ragion curiosa, cantante in Taccagni e Stringati (qui in ischerzo).
Definiz: § XVII. È finito il negozio! a mo' di esclamazione, vale lo stesso che È finita! –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 88: Un certo bell'umore Che fa da don questore Per far la piazza grande e spazïosa, Ha distrutte le case ed ogni cosa. Or dov'è la città? Il negozio è finito: così sta.
Esempio: Baldov. Am. scart. 249: Per me la porta è chiusa, Il negozio è finito, Spenta è la cortesia, morta è pietà.
Definiz: § XVIII. Essere due o più persone a negozio fra loro, si usò per Trovarsi insieme adunati per trattar faccende, affari d'importanza, e segnatamente d'interesse pubblico; Conferire. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 357: Giunto l'imperadore a Roma, ebbe lunghi e stretti ragionamenti col papa: tanto che il dì settimo d'aprile furono a negozio sett'ore insieme.
Definiz: § XIX. Fare negozio, si usò per Negoziare, Trattare. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Fare.... Fare negozio. Negoziare.
Definiz: § XX. Fare negozio di alcuna merce, vale Fare, Tenere, bottega, di detta merce. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Fare.... Far negozio di seta, o simili: Far bottega di seta, o simile.
Definiz: § XXI. Fare negozio di checchessia, o su che si sia, si usò per lo stesso che Mettere checchessia in negozio.
Esempio: Crusc. Vocab. III: Fare.... Far negozio di che che sia, o su che si sia; Mettere ogni cosa in negozio.
Definiz: § XXII. Mettere checchessia in negozio, si usò per Cominciare a trattarne. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Mettere.... Mettere in negozio. Far negozio.
Esempio: E Crusc. Vocab. IV: Mettere.... Mettere in negozio. Cominciare a trattare.