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ACUITÀ, ACUITADE.
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ACUITÀ, ACUITADE.
Definiz: Sost. femm. Acrimonia, Qualità pungente, Acutezza. −
Esempio: Libr. Cur. Febbr. 24: La febbre terzana.... punge i detti membri per la sua acuitade.
Esempio: Benciv. Volg. Mes. 50: È in esso [nel lapislazzulo] acuità, non senza stiticità, e per la sua acuità è arsivo e alterativo.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 336: Ha natura [la laureola] d'ulcerar le budella per la sua troppa acuità (il testo latino ha acumen).
Esempio: Guglielm. Piac. Chir. volg. 16: Lo 'nfermo si sente grandissima acuitade di caldo, nel collo spezialmente, sed egli bee vino acuto, ovvero cosa calda.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 555: La pianta [del cerofoglio] è tutta al gusto dolcigna, odorata, con una certa acuità che a pena si sente, se non si mastica bene.