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1) Dizion. 5° Ed. .
MAGNETE
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MAGNETE.
Definiz: Sost. masc. Minerale di ossido di ferro che tira a sè il ferro ed altre sostanze, che rivolge, bilicato che sia, uno de' suoi estremi a tramontana e l'altro a mezzogiorno, e che può comunicare queste ed altre sue proprietà temporariamente al ferro dolce e permanentemente all'acciaio. Lo stesso che Calamita.
Dal lat. magnes magnetis, e questo dal grec. μάγνης. –
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 477: Ogni magnete, attesa l'imperfezione della materia di cui è composto, di pari virtù attrattrice non è corredato.
Esempio: E Riccat. I. Op. 2, 478: Gli esperimenti, i quali si sono fatti sin ora intorno il magnete, ànno apportato pochissimo profitto alla fisica teorica.
Definiz: § E di gen. femm. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 265: Della magnete, cioè della calamita, scrivono, tra l'altre virtù, che chi vuole sapere ec.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1446: Certamente che la causa perchè facci questo la magnete non si ritrova, nè si sa esplicare, se non con dire che si ritrova in lei occulta la facultà del tirare il ferro per spezial dote del cielo.
Esempio: E Mattiol. Disc. appr.: Ma è però da sapere che la magnete non tira a sè il ferro rugginoso.