Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
NOTARE.
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NOTARE.
Definiz: Att. Scrivere, per lo più brevemente, Appuntare, checchessia, Prenderne nota, per ricordo, norma, e simili; ed altresì Mettere a registro, Registrare.
Dal lat. notare. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 266: Tuttavia, per esserne più certo, notò lo dì e l'ora; e domandando poi ad alquanti che tornarono di Cipri, trovò che in quel dì e in quell'ora Giovanni patriarca era passato di questa vita.
Esempio: Vill. G. 430: Ed è da notare una favola che si dice e dipigne in Francia, per dispetto delli Italiani.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 155: Misura in tela la proporzione della tua membrificazione, e se la trovi in alcuna parte discordante, notala.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 214: Gli avete a proporre, come Sua Signoria reverendissima desidera che sia provvisto che questa nostra provincia si divida, per le ragioni che di sotto saranno notate.
Esempio: Borgh. R. Rip. 22: Perciocchè sebben Plinio dice, che al tempo di Fidia la pittura e la statuaria ebbero cominciamento, notando ciò nella novantesima Olimpiade, e soggiugnendo che nell'ottantatreesima Paneo fratello di Fidia dipinse in Elide lo scudo di Minerva, ec.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 20: lo l'ho ricavato e messo insieme da dua quadernucci di ricordi di Paolo.... Sassetti..., per li quali si conosce che egli era assai diligente in notare le cose di casa de' suoi tempi.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 2: Io non potrò così minutamente raccontare a V. A. S. ogni particolarità di quanto ho veduto, e aveva osservato e notato ne' suddetti miei scritti.
Esempio: Instr. Cancell. 2, 65: Deve ciascun cancelliere.... nel medesimo libro notare tutte le proposte e partiti, benchè non vinti.
Esempio: E Instr. Cancell. 6, 276: E ancora vi noterà distintamente a quanto per lira dovrà riscuotere da i descritti (possessori), dedotti i godimenti.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 55: Ordinò che in principio d'ogni documento si notasse il nome di chi imperava.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 279: Così nota monsignor Vincenzio Borghini in un suo spoglio di scritture di casa Ughi.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando.
Definiz: § II. E pur figuratam., per Fermare, Imprimersi, nella memoria, o nella mente. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Io sapea già di tutti quanti il nome, Sì li notai quando furono eletti.
Esempio: E Dant. Purg. 33: Tu nota; e, sì come da me son pòrte Queste parole, sì le insegna a' vivi Del viver ch'è un correre alla morte.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 388: Io sapea già ec.... Dice, che elli notò sì li nomi di questi demonj, che sempre gli staranno a mente.
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 168: Or se qui Ganellon nel lardo nuota, E 'l zucchero trabocca alla caldaia Per discrezion, lettore, intendi e nota.
Esempio: Car. Eneid. 12, 49: Ma soffri eh' io ti parli, e senti, e nota Poscia quel ch'io dirò.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 10, 43: Gli scuopre de l'interno il falso e 'l vero, E del disegno rio si gloria e vanta. Nota Titta ogni cosa, e lo conforta, ec.
Definiz: § III. E per Scorgere, Discernere, Distinguere, riferito anche a cose astratte o morali. –
Esempio: Dant. Parad. 22: L'affetto che dimostri Meco parlando, e la buona sembianza Ch'io veggio e noto in tutti gli ardor vostri, Così m'ha dilatata mia fidanza, Come ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 21: De la piazza si vede in guisa tòrre, Che non si può notar ch'abbia paura.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 10: E poi che più lor fur fatti vicini, E che meglio notàr l'abito Moro, Conobbero che gli eran Saracini.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 73: Ma contuttociò, passato un poco di tempo, mutata leggermente la disposizion del corpo; a poco a poco, e spesse volte in un subito, per cagioni menomissime e appena possibili a notare; rifassi il gusto alla vita.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 170: Quell'energia, per la quale esistono le sensibili qualità, non è visibile nè può cader sotto i sensi, ma è cosa che si nota ed astrae puramente colla virtù della mente.
Esempio: E Rosmin. Orig. Id. 2, 359: In mezzo degli occhi nota [il mio occhio] un forellino nero, dentro a cui sta teso un pannicolo sottilissimo e sensitivissimo che si chiama retina.
Definiz: § IV. E per Osservare con special cura o attenzione. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Dimmi s'io veggio da notar persona Tra questa gente che sì mi riguarda.
Esempio: E Parad. 32: Ma Vienne ornai con gli occhi, sì com'io Andrò parlando, e nota i gran patricj Di questo imperio giustissimo e pio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 99: Il signor de la casa allora alquanto Sorridendo, a Rinaldo levò il viso; Ma chi ben lo notava, più di pianto Parea ch'avesse voglia che di riso.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 331: Il lodato sincerissimo Scilla notò pure in un braccio del porto della detta città verso il levante e il grecale un impietramento, o incollamento simile di sassolini, dove cavano macine o ruote da mulino.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 30: Mi vien l'un dietro dietro, zitto zitto, Nota i miei passi e scrive il gazzettino.
Esempio: Giust. Vers. 230: Notò la donna l'atto, e avendo piena Già già la testa di mille paure, Dentro se ne senti crescer la pena.
Definiz: § V. E per Considerare, Avvertire, checchessia, Porvi mente: e in quanto si richiami l'attenzione altrui, si usa spesso, in tal senso, in locuzione imperativa. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 485: Nota che tre paia di colombi l'anno fanno una corba di colombina.
Esempio: Dant. Inf. 11: E se tu ben la tua Fisica note. Tu troverai non dopo molte carte, Che ec.
Esempio: E Dant. Conv. 390: Ahi quante cose sono da notare in questa risposta! ma a buono intenditore basti esser posto qui, come Ovidio il pone.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 307: Considera qui, lettore, che l'Autore fa suo giuro per li versi di questa Commedia, ove sono da notare due cose: l'una, il nome di questo libro, lo quale qui l'Autore medesimo impone; l'altra che, ec.
Esempio: Vill. G. 717: E nota, lettore, che questa fu una delle più alte imprese che mai facesse, o fatto avesse, il Comune di Firenze.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 293: La canzone di Panfilo aveva fine; alla quale quantunque per tutti fosse compiutamente risposto, niun ve n'ebbe, che con più attenta sollicitudine, che a lui non apparteneva, non notasse le parole di quella.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 62: Nota ch'io dico a chi ha passati gli anni puerili, cioè dodici, e non alle fanciulline.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 81: E voglio che tu noti bene, che tra tutte queste, che sono più di venticinque buone città di vescovadi, ne sono almeno sette, che ec.
Esempio: Machiav. Princ. F. 44: Onde è da notare che, nel pigliare uno stato, debbe l'occupatore di esso discorrere tutte quelle offese che li è necessario fare, e tutte farle a un tratto per non le avere a rinnovare ogni dì.
Esempio: Varch. Err. Giov. 30: Nota, che quando dice che i Fiorentini lo chiamavano Clemente senza prefazione d'onore e di santità, ciò è vero e non vero.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 335: Acciocchè questa modificazione venga fatta, notisi che, oltre al buon sistema organico, è necessario lo stimolo.
Esempio: Lambr. Elog. 52: Chi vuol conoscere come nel Cavour si congiungessero l'ardimento colla prudenza,... il presentimento dell'avvenire con la cognizione piena del presente, e col giudizio che inanella presente e avvenire al passato; legga i successivi fogli di quel giornale, e noti il regolato progredire dei concetti ec.
Definiz: § VI. Pure per Osservare, Far considerare, avvertire, ad altri, sia parlando, sia scrivendo. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. Prol. 4: Dove nota (san Girolamo) che, come a coloro che rompono in mare conviene che sieno molto accorti a dar di piglio e a fortemente tenere alcuna tavola o legno della rotta nave innanzi che l'onde del mare le traportino...; così l'uomo ec.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 14: Nota san Tommaso, che dal manifesto concubinario non si dee ricevere la comunione del corpo di Cristo.
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 174: Ma ivi è quel difetto che da principio notammo nelle viziose esagerazioni.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 267: Notano (gli storici) che il Comune ricavava di signoriaggio, o guadagno sulla coniatura de' fiorini d'oro, ogni anno fiorini 2300.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 81: La nostra storia nota espressamente che, da quel giorno in poi, quel signore fu un po' men precipitoso, o un po' più alla mano.
Definiz: § VII. Figuratam. e poeticam., per Insegnare, Dimostrare, o simile. –
Esempio: Dant. Inf. 11: Filosofia, mi disse, a chi la intende, Nota non pure in una sola parte, Come natura lo suo corso prende Dal divino intelletto e da sua arte.
Esempio: E Dant. Purg. 6: Se bene intendi ciò, che Dio ti nota!
Esempio: E Dant. Parad. 32: E ciò espresso e chiaro vi si nota Nella Scrittura Santa in que' gemelli, Che nella madre ebber l'ira commota.
Definiz: § VIII. E per Dire, Significare, Esprimere; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 19: E, a dare ad intender quanto è poco (Federigo di Sicilia), La sua scrittura fien lettere mozze, Che noteranno molto in parvo loco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 4: Che venti anni principio prima avrebbe Che coll' M e col D fosse notato L'anno corrente dal Verbo incarnato.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 96: Di qui possiamo conoscere perchè i nomi proprj. cioè que' nomi che s'applicano a notare la sostanza individuale della cosa, non sieno già i più frequenti, ma ec.
Definiz: § IX. E conforme a proprietà latina, per Distinguere con alcuna nota o segno, Contrassegnare; anche figuratam. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 2: Sottrasse dalla feccia de gli uomini Abramo,... e notando d'un propio marchio lui e la progenie sua, quasi razza di generoso armento, e certo con eccellente testimonianza, lo separò da gli altri, e lo pose in disparte.
Esempio: Galil. Op. II, 374: Del quale (compasso) fermata poi un'asta nel punto B, noterò con l'altra il segno C...; e similmente, fermata l'asta del compasso in A, segnerò verso l'altra estremità il punto E.
Definiz: § X. E poeticam., per Contare, Numerare, checchessia, serbandone memoria. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 7: Ma non potei finire il mio viaggio, Chè qua mi spinse un tempestoso Noto. Son dieci mesi o più, che stanza v'aggio; Che tutti i giorni e tutte l'ore noto.
Definiz: § XI. Notare, vale altresì Tacciare, Accusare, e simili; per lo più costruito con un compimento retto dalla prep. Di, e talora anche Per. –
Esempio: Machiav. Lett. 27: Nè io mi sono mosso a scrivere tanto per purgare le calunnie di che voi notate questa città, quanto ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 10: Or Rodomonte che notar si vede, Dinanzi a quei signor, di doppio scorno, Dal suo re, a cui per riverenzia cede, E da la donna sua, tutto in un giorno; Quivi non volse più fermare il piede.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 146: I quali tra tutti i popoli d'Italia sono notati d'instabilità e di cupidità di cose nuove.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 32: Io ne sarei notato di leggerezza e di presunzione.
Esempio: Porz. C. Op. 28: Parlandosi di Antonello, o lo notava di superbia, o nelle fattezze corporali l'assomigliava al principe di Taranto.
Esempio: Galil. Op. II, 523: Le quali cose, quando ben fussero vere.... proveriano molto maggior mancamento nella modestia del Capra che nella dottrina delle mie lezioni; ma essendo di più false, oltre alla immodestia, notano il suo prolatore per falsi dico e temerario (qui figuratam.).
Esempio: Fag. Comm. 6, 185: Sarei notato di troppa pusillanimità se ritornassi dalla mia sposa, quando v'è altra persona.
Esempio: Tocc. Lett. 112: Hanno in virtù di santa ubbidienza comandato il non censurarsi, il non notarsi, il non mordersi l'un coll'altro.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 4: Prevedevano, che quantunque nella probabilità delle cose avvenire, avessero i Francesi a restar signori, si sarebbero tuttavia per l'impazienza e l'instabilità, di cui sono notati, presto infastiditi delle cose d'Italia.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 2: Ma come osate Notarci di viltà?
Definiz: § XII. Neutr. Cantare su note; ma non si userebbe se non talvolta in poesia. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Così fui senza lagrime e sospiri Anzi il cantar di que' che notan sempre Dietro alle note degli eterni giri.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 743: Anzi 'l cantar di quei; cioè di coloro, che notan sempre; cioè cantano: notare è nel canto seguitare le note; cioè li segni del canto, che si fanno nel libro del canto.
Definiz: § XIII. Notare alcuno per conto di Stato, si usò per Qualificarlo nemico dello Stato, togliendo ai suoi congiunti l'esercizio di alcuni diritti. –
Esempio: Ammir. Stor. 2, 843: Si fece una legge, che di niuno, il quale avesse avuto bando o fosse stato notato per conto di Stato dal dì di kalen di ottobre, e che per l'avvenire dovesse aver bando, o nota di Stato, padre o fratelli o figliuoli, dovessero aver mai uffizio di comune.
Definiz: § XIV. Nota bene. È formula comunemente usata, sia scrivendo, sia parlando, per richiamare l'altrui attenzione su qualche punto particolare, o quando vogliasi chiarire alcuna cosa rimasta dubbia in un documento, in una lettera, e simili. Spesso si scrive abbreviatamente con le sole iniziali maiuscole N. B.