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COLERE.
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COLERE.
Definiz: Att. Onorare, Tenere in gran pregio; ma non si userebbe che in poesia, e più che altro in alcune persone del Presente dell'Indicativo.
Dal lat. colere. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 64: Pien di duol sempre al loco torno, Che per te consacrato onoro e colo.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 210: O fidanza gentil! chi Dio ben cole, Quanto Dio ha creato, aver suggetto.
Esempio: Bianc. Laud. 101: Te, sommo Bene, solamente colo.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 334: Dunche, s'i' t'amo, reverisco e colo, Al merito 'l poter poco favella.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 8: Sparsa in minuti regni Africa pave Tutta al suo nome, e 'l remoto Indo il cole.
Esempio: Rot. Poes. 1, 52: Piego colei ch'insieme e fuggo e colo.
Definiz: § I. Trovasi per Venerare, detto di luogo sacro. –
Esempio: Bemb. Stor. 122: Il cui tempio.... anticamente edificarono, e con tutta pietà sempre colto l'hanno.
Definiz: § II. E per Coltivare, Esercitare. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 162: O, tutti dotti nella adulazione, L'arte che più tra noi si studia e cole.