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CHIOSTRA.
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CHIOSTRA.
Definiz: Sost. femm. Recinto o Luogo chiuso, dove abitano i religiosi o le religiose; lo stesso che Chiostro, ma oggi userebbesi solo in poesia. –
Esempio: Dant. Parad. 3: Uomini poi a mal più ch'a bene usi, Fuor mi rapiron della dolce chiostra.
Esempio: Scal. Claustr. 415: Si rinchiudono e serrano dentro dalle chiostre degli loro santi monasteri.
Definiz: § I. E per Qualsivoglia luogo cinto intorno da mura, siepi, alberi, monti e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 232: Vedi.... Che dolcemente i piedi e gli occhi move Per questa di bei colli ombrosa chiostra.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 122: Giunge ella intanto in chiusa opaca chiostra, Ch'a solitaria morte atta si mostra.
Esempio: Guar. Past. fid. Prol.: Questa la chiostra è pur, questo pur l'antro De l'antica Ericina.
Esempio: Buonarr. Sat. 2, 230: Non raccolti per le verdi chiostre D'alcuna all'aer buon vicina villa.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 408: Tal nella prima ammattonata chiostra Movesi il cocchio, e con picchiar di ruote E ferrate ugne, qual di tuon, fa scoppio.
Definiz: § II. Per estensione, Luogo profondo e oscuro; Caverna, ed anche Cavità infernale, Bolgia e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 29: Quando noi fummo in su l'ultima chiostra Di Malebolge, sì che i suoi conversi Potean parere alla veduta nostra.
Esempio: E Dant. Purg. 7: Dimmi se vien d'Inferno, e di qual chiostra.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 9: Tartarei Numi,.... Che meco già da i più felici regni Spinse il gran caso in questa orribil chiostra.
Definiz: § III. E figuratam., riferito all'animo dell'uomo, trovasi per L'intimo di esso. –
Esempio: Libr. Amor. 8: Se 'l cuor mio potesse rinchiuder dentro alla chiostra della propria volontà ec.
Esempio: Ar. Rim. 1, 229: Altro era in la bocca, Altro del cor nella secreta chiostra.
Definiz: § IV. Chiostra de' denti, detto poeticam., e con locuzione omerica, per Bocca, nella quale le due file de' denti formano come un chiuso. –
Esempio: Pindem. Odiss. 5: Figlia, qual ti lasciasti uscir parola Dalla chiostra de' denti?