Lessicografia della Crusca in rete

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CRAPULA.
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CRAPULA.
Definiz: Sost. femm. Vizio che consiste nel mangiare e nel bere disordinatamente per effetto di golosità, e in compagnia di altri.
Dal lat. crapula. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Commessazione. Il mangiare di molti insieme, e senza sobrietà, non per onesto ricreamento, ma per viziosa crapula.
Definiz: § I. E per L'atto del mangiare e bere disordinatamente; ed altresì per Gli effetti che ne derivano, come oppressione di capo, offuscamento della ragione e simili. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 147: Lo secondo officio è, che l'uomo non cheggia troppo preciose vivande; che crapule ed ebreze non sono sanza lordura.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 198: Il soldato, secondochè io intesi dipoi, risvegliatosi come da una greve crapula, traballando.... se ne venne ec.
Esempio: Caran. Polien. Strat. 71: Egli (Clearco).... era quasi che oppresso dalla crapula.
Esempio: Menz. Sat. 2: Intanto ad Erculan vanno le vampe Della crapula al cerebro che bolle.
Definiz: § II. Trovasi detto anche per I cibi e le bevande della crapula. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 139: Col rinzepparti di crapula, io ti farò ripieno di grassumi lonzi e dilombati, che ti snerveranno lo spirito e la persona.