Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LITURA.
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Dizion. 5 ° Ed.
LITURA.
Definiz: Sost. femm. Cancellatura, Cassatura; ma oggi è voce usata solo nel linguaggio della Paleografia e della Diplomatica.
Dal lat. litura. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 282: Libro tutto pieno di mende e d'errori, e più presto bisognoso d'una universal litura, che di mutazione o correzione alcuna.
Esempio: Ar. Lett. 2, 534: Il libro.... è ancora scritto per modo, con infinite chiose e liture, e trasportato de qua e de là, che fora impossibile che altro che io lo legessi.
Esempio: Tass. Lett. 1, 131: Mi perdoni, di grazia, s'io le mando lettera piena di tante liture: ho scritto con grandissima fretta, e non ho tempo di trascriverla.