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ANTRO.
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ANTRO.
Definiz: Sost. masc. Grotta, Caverna, Spelonca.
Dal grec. ἄντρον, lat. antrum. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 46: Fior, frondi, erbe, ombre, antri, onde, aure soavi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 22: Bireno chiama, e al nome di Bireno Rispondean gli antri, che pietà n'avieno.
Esempio: Car. Eneid. 4, 182: Solo con sola Dido, Enea.... In un antro medesimo accorrassi.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 11: E ne suonan le valli ime, profonde, E gli alti colli, e le spelonche loro;.... E quasi par che boschereccio coro, Fra quegli antri si celi e in quelle fronde.
Esempio: Metast. Dramm. 7, 334: Qual antro mi nasconde Allo sdegno di Dio?
Definiz: § Antro dicesi dagli Anatomici una Cavità profonda in alcune membra, come Antri del cuore i ventricoli del cuore; Antro della mascella superiore la cavità profonda che è nell'osso di cotesta mascella; Antro dell'orecchio la cavità interna di esso. –
Esempio: Red. Cons. 2, 27: Crederei che il tutto principalmente derivasse, non per vizio degli antri, nè del timpano, nè delle coclee, ma bensì per vizio ed intasamento de' due nervi auditorj.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 188: Altre volte quel dolore ha sede nella membrana detta pituitaria, che s'insinua nei seni degli ossi della fronte, e negli antri di quei delle mascelle superiori, e che ne veste la superficie.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 259: Molto più spesso l'ostacolo è dal vizio contrario, cioè varicoso in qualche parte del sistema delle vene, e massime ne' tronchi maggiori, o nel ceppo istesso comune della cava, o nel primo antro del cuore ov'ella si scarica.