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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPERNIARE, e anche IMPERNARE.
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Dizion. 5 ° Ed.
IMPERNIARE, e anche IMPERNARE.
Definiz: Att. Mettere, Porre, Adattare, su pernio o perno; Raccomandare a un pernio, Collegare o Congiungere per mezzo di pernio, in modo girevole. –
Esempio: Viv. Lett. Oriuol. 353: Fermò poi da una parte del bracciuolo, che fa la croce al telaio, la chiave o scatto, che posa sulla detta ruota superiore, e dall'altra impernò il pendolo.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 183: Si prendono due regoletti, e con due estremità s'imperniano a una tavoletta, talmentechè ec.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 98: Questo [portavento] chiudemmo in una scatoletta di rame F, e introducemmo per la bocchetta G il manubrio H I,... impernandolo in K su la colonnetta, o sostegno, ec.
Definiz: § Vale anche Fermare, Congiungere in modo fisso, con pernio o per mezzo di pernio. –
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 28: Sopra d'esso [primo] s'impernano e conficcano le matere e stamenali, ed i forcazzi, che fanno il corbame da piedi delle ruote, o matere de' denti sino alle teste di dette ruote.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 26, 2: E calice si chiama un pezzo di durissimo legno, che s'imperna per base della mota di piombo, stagno, o rame, colla quale si lavorano le gioie e pietre dure.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 159, 2: Con la quale (con quella mestura che dicesi stucco) si ricongiungono i pezzi delle statue rotte, impernando prima interiormente i pezzi con perni di bronzo o di rame, e non di ferro.
Esempio: Magal. Lett. At. 271: Ma subito che impernandola (un'asta) io ne fisso un punto immobile, ho trovato il segreto d'aver moto per spazio infinito e con velocità infinita.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 844: Per questo aver convien gentil robusto, Lungo tre palmi, ritondetto stelo, Il cui trifido piè s'apra ed allarghi, Si chiuda e stringa qual adunco artiglio, E con la vetta cavernosa o acuta Del cavo ferro al piedestal s'imperni.