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1) Dizion. 5° Ed. .
FURIOSO.
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FURIOSO.
Definiz: Add. Che è preso, Che è affetto, da furia.
Dal lat. furiosus. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 367: Fiso guardato colui, il qual forestiere credeva, e già conoscendolo, quasi furiosa divenuta fosse, gittata in terra la tavola che davanti aveva, gridò, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 63: Narra ch'ha visto Orlando furïoso Far cose quivi orribili e stupende.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 59: Taccia il buon Niso, e chi seguì sì fido Ne i gran perigli il furïoso Oreste.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1281: Lo elleboro nero si chiama melampodio; perciochè si dice che Melampo pastore di capre fu il primo che purgò e sanò con esso le figliuole di Preto diventate furiose.
Esempio: Tass. Lett. 3, 12: Non volendo affaticarmi, o non potendo, così come son mezzo tra frenetico e furioso, conviene ch'io differisca tutte le cose.
Definiz: § I. E per Che facilmente va in furia, Che per concitazione di animo si abbandona ad atti violenti. –
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 37: Il quale, per esser per natura oltre a modo gagliardo, ma alquanto precipitoso e furioso; essendo nata differenza ec.
Esempio: Bus. Lett. 38: Avete da sapere che Pierfilippo Pandolfini era furioso, ma di poco cuore, perchè, venuto l'esercito, e' si fuggì.
Definiz: § II. E per Agitato da furore, Pieno di furore, Furibondo; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Quei fu al mondo persona orgogliosa: Bontà non è, che sua memoria fregi: Così è l'ombra sua qui furïosa.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 73: Ma vedendolo furioso levare, per battere un'altra volta la moglie, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 232: Furiosa; cioè irosa.
Esempio: Car. Eneid. 2, 798: Pirro intanto non cessa, e furïoso, In sembianza del padre, ogni riparo, Ogni intoppo sprezzando, entro si caccia.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 75: O che sia forse il provveder divino Che spira in lui la furïosa mente, Perchè quel giorno sian del palestino Imperio le reliquie in tutto spente; O che ec.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 7, 204: Ma poi che all'alme inferocite il Nume, Il Nume stesso sopraggiunse involto In un turbin di polve,... All'armi all'armi, furïosi e insani Gridan per tutto.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 537: Noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi.
Definiz: § III. Pur figuratam. e poeticam., detto di strumento da offendere. –
Esempio: Bern. Orl. 15, 23: E la sella, e 'l cavallo, ed ogni cosa Fracassò quella spada furïosa.
Definiz: § IV. Trovasi anche in buon senso, e vale Ripieno di furore divino, Invasato dall'estro. –
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 320: Ove e' dice, la Poesia essere o da ingegnosi, o da furiosi.
Definiz: § V. Vale pure Che denota o dimostra furore, Proprio di persona furiosa, detto di volto, sguardo, atteggiamento, e simili. –
Esempio: Parin. Poes. 86: Ora il distingue Risibil gobba, or furïosi sguardi, Obliqui o loschi; or rantoloso avvolge Tra le tumide fauci ampio volume Di voce che gorgoglia.
Definiz: § VI. E per Che procede negli atti con impeto cieco e smoderato; Molto impetuoso, Violento, Precipitoso, nell'operare. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 156: De' quali [malvagi cittadini] non dirò il nome per onestà: ma non posso tacere il nome del primo,... il quale fu il Rosso dello Strozza; furioso nella vista e nelle opere.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 130: Come fra una furiosa brigata è conveniente, e' vi furon varj pareri: il primo voleva che la fanciulla si abbruciasse viva: l'altro ch'ella si desse a mangiare alle fiere: il terzo ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 426: Tiene corrispondenza co' disperati più furiosi.
Definiz: § VII. Pure per Molto impetuoso, Violento, detto figuratam. di cose, e più che altro di cose fisiche. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 541: Non si voglion romper le zolle, acciocchè le sopravvegnenti piove furiose non menin le terre mosse col seme alla valle.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 53: E tu altresì, prontissima cagione di furioso dolore, ascolta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 42: Rinaldo si cacciò ne l'acqua a nuoto Per aiutarmi, e quasi si sommerse, Perchè levossi un furïoso Noto Che d'ombra il cielo e 'l pelago coperse.
Esempio: Dav. Eron. 18: I venti nascono da una esalazion furiosa d'aria si cacciata come assottigliata, che sempre muove l'altra aria ch'ella si trova innanzi di mano in mano.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 383: In dispetto del freddo verno, e del furioso rovaio, riscaldomi.
Esempio: Bertin. A. F. Specch. 32: In quei tempi, e ne i succedenti ancora, che furiosi esorbitanti getti di sangue non tollerò?... A quanti smoderati sgorghi d'orina, a quante isteriche affezioni non fu ella soggetta?
Esempio: Targ. Disam. 4: Potevano.... slontanarsi dal fiume (dall'Arno),... ricordandosi che qualche volta ai giorni loro egli era venuto grosso e furioso.
Definiz: § VIII. Altresì figuratam. detto di atti, vale Fatto, Condotto, Operato, e simili, con impeto eccessivo, con violenza, con furore, con ira. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 38: Fue uomo di mala vita,... e più cose ree e furiose fece.
Esempio: Colonn. Guid. N. 96: Alla perfine si dirizzoe con assalimento furioso verso Laumedon, il quale.... uccise e tagliolli la testa, e corrompendolo la rabbia, la gittoe tra la sua gente.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 156: Spesse, non furiose, battiture, fanno loro il buon pro; così si correggono, così diventan buoni.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 203: Un grosso di settemila fanti e mille cavalli, sotto la condotta del Principe di Roano,... incontratosi a Castelfranco con San Cyr, dopo un furioso conflitto, fu obbligato ad arrendersi.
Definiz: § IX. E per Pazzo, o Da pazzo, Folle, Stolto; nel qual senso non è oggi comune. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 174: Contendere con maggiore, è furiosa o vero pericolosa cosa.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 45: Non è questo chiaro segno, non solamente d'un vecchio che farnetichi, ma anche d'animo furioso di stoltizia, l'affaticarsi di conseguire, in vece di titoli di gloria, l'infame nome di scismatici?
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 113: Tentò con ragioni di persuaderlo a lasciar questo furioso e sventurato desio di dominare ec.
Definiz: § X. E per Pieno di ardore, Molto ardente, Veemente, nel far checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 137: Mille per paura tornarono indietro,... allegando che non era ben sano d'intelletto Timoleone, e più furioso che non portava l'età, a voler andare con cinquemila fanti e mille cavalieri a presentar la battaglia a' nimici, che erano settantamila.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 139: Gridando altamente,... mise ne' lor cuori credenza che avesse voce più che naturale, e maggiore dell'usato, o perchè l'ardore e furioso trasportamento nel combattere gliela facesse rinforzare, o che ec.
Esempio: Bald. Quint. Cal. 1, 37: Eppur a te [o Achille], che il core In amar donne hai furïoso e folle, Così appunto ne cal, come ec.
Definiz: § XI. E per Soverchiamente frettoloso, Precipitoso. –
Esempio: Cellin. Vit. 145: Mi consigliava che io non fussi così furioso a partirmi, chè tal volta potria essere che 'l male non fussi tanto grande quanto e' mi parve.
Definiz: § XII. Pazzo furioso. –
V. Pazzo.
Definiz: § XIII. Furioso, in forza di Sost., vale Chi è preso da furia, o è in furia, Persona furiosa, o infuriata; e più determinatamente Pazzo. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 51: Il furioso, ovvero pazzo, dicendo le parole che fanno il matrimonio, non perciò contrae.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 326: L'uomo si dee togliere dinanzi al furioso, e non dee stare a contendere con lui.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 172: Un furioso mi può repente dare morte.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 53: Accade che un furioso, avendo depositato la sua spada, la domanda, e gli è negata.
Esempio: Bald. Pros$. 317: Non stanno bene l'arme in mano del furioso o del fanciullo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 260: Dando sulla voce ai furiosi ostinati, ec.
Definiz: § XIV. E per Chi procede con impeto, con fretta soverchia, e senza dar tempo alla riflessione, Chi è impaziente d'indugio. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 37: Io ti avvertisco, che tu non corra a furia, per desiderio di edificare, a cominciare la opera, rovinando muraglie antiche; o a gittare i grandissimi fondamenti di tutta la opera, il che fanno gli inconsiderati ed i furiosi.