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1) Dizion. 5° Ed. .
AGGUATARE, e talvolta AGUATARE
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AGGUATARE, e talvolta AGUATARE.
Definiz: Att. Tendere altrui un agguato, Insidiare altrui da luogo nascosto. −
Esempio: Colonn. Guid. 230: Oggimai non temeranno li vostri nemici d'agguatare li vostri mariti, per pigliarli e per ucciderli.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 3: Guarda che per la ventura tu non ti diduche nella lingua, e caggie nel cospetto di coloro che t'agguatano.
Esempio: Cic. Opusc. 473: In somma, tutte le volte che tu m'hai assalito e aguatato, io abbo disfatto tutti i tuoi argomenti.
Esempio: Leop. G. Cap. piac. 57: E m'accostai pian pian com'uom che agguata.
Definiz: § I. E figuratam. −
Esempio: Tratt. Color. Rett. 23: Non è amico dello Imperio, anzi gli è occulto nimico, e sempre l'aguata, per tirare la signoria a sè.
Definiz: § II. Dicesi ancora del Tendere insidie agli animali nella caccia o nella pesca. −
Esempio: S. Gir. Grad. 33: Come il pescatore che aguata lo pesce al gran filo, o allo cigulo, o alla lensa, ovvero alla rete.
Definiz: § III. Agguatar la via, il cammino, e simili, vale Porvi gli agguati. −
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 109: Chi ha tale compagnia [la fede], egli non ha tema di ladroni che aguatano il cammino (qui locuz. figurat.).
Esempio: Senec. Pist. R. 138, 5: Il ladrone e lo scherano lascia l'uomo ignudo passare oltre; nè tanto sarà la via assediata, nè aguatata, che non se ne passi il povero tutto in pace.
Definiz: § IV. Agguatare il punto, il tempo, di fare alcuna cosa, vale Spiarne l'occasione opportuna. −
Esempio: Liv. Dec. 1, 255: Diceva che egli aveva agguatato e appostato il punto per assalire il Comune.