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Dizion. 5° Ed. .
MISCHIATO, e con forma popolare MISTIATO
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MISCHIATO, e con forma popolare MISTIATO. Definiz: | Partic. pass. di Mischiare e Mistiare. – | Esempio: | Dant. Inf. 3: Elle (mosconi e vespe) rigavan lor di sangue il volto, Che mischiati di lagrime, a' lor piedi Da fastidiosi vermi era ricolto. |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 189: E ancora dibattute, e le sopraddette cose apposte e fortemente percosse, e nella detta botte di ventiquattro corbe poste, e con pertica fessa ottimamente col vino nella botte dibattute e mischiate tanto che tutto sia torbido, ec. | Esempio: | Fr. Bart. Amm. ant. volg. 257: O morte, sotto i tuoi calci verranno i porporati re, lasciato ogni vanità, e la turba e' poveri mischiati. Ogni cosa agguaglia la morte. | Esempio: | Vill. G. 159: E combattendoli i Fiorentini e fuggendo i Volterrani per ricoverare nella città, che erano aperte le porte, i Fiorentini mischiati co' Volterrani e combattendogli e cacciandogli con piccolo contasto, si misero dentro alle porti. |
Definiz: | § I. In forma d'Add. Unito insieme per modo da non distinguersi l'una cosa dall'altra; Confuso insieme con altre cose; anche figuratam. – | Esempio: | Fr. Giord. Pred. 127: Dissero che Iddio non era Iddio, nè l'uomo era uomo, ma d'iddio e dell'uomo era fatta una cosa mischiata in quel mezzo. | Esempio: | Dant. Purg. 32: Come le nostre piante, quando casca Giù la gran luce mischiata con quella Che raggia dietro alla celeste lasca, Turgide fansi ec. | Esempio: | E Dant. Conv. 276: Popolo santo (il romano), nel quale l'altro sangue troiano era mischiato. | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 432: Una poltiglia di crusca di grano e d'aceto forte, e di sevo di montone, insieme sufficientemente mischiati e bolliti e mestati tanto, che fieno diventati spessi ec. | Esempio: | Pallad. Agric. 142: Anche la cenere del sermente, ovvero della quercia mischiata coll'aceto, le si metta (alla vite) sotto. | Esempio: | Collaz. SS. PP. R. 19 t.: In tal modo sono sì fattamente mischiate, queste cose, sanza discernimento e si confuse, che qual penda l'una da l'altra grande quistione n'è tra molti. | Esempio: | Borgh. V. Disc. 1, 424: E Tacito, veggendo a suo tempo la cittadinanza romana mistiata, e per poco si può dire occupata tutta nel sangue delle provincie attorno, ec. | Esempio: | Magazzin. Coltiv. 2: Così anco, del lupo e cane, della volpe e cane, ne nascano due specie, che non si possono nomare nè lupo nè cane, nè cane nè volpe, e pure fanno una mischiata specie fra loro. | Esempio: | Marchett. Lucrez. 267: Spesso mischiati in molti modi Celano i genitor molti principj Nel proprio corpo, che ec. | Esempio: | Salvin. Odiss. 108: Il timone Dalle mani ir lassò, e mezzo infranse A lui l'arbore, orrenda di mischiati Venti precipitante aspra procella. |
Definiz: | § II. E semplicemente per Unito con altro; Aggiunto a quello, Messo con quello, per essere od operare insieme. – |
Esempio: | Nov. ant. B. 2: E se li fiori che proporremo fossero mischiati tra molte altre parole, non vi dispiaccia. | Esempio: | Dant. Inf. 3: Mischiate sono (le anime triste) a quel cattivo coro Degli angeli che ecc. | Esempio: | E Dant. Conv. 151: Questa dottrina dico che ne fa certi sopra tutte altre ragioni, perocchè Quelli la n'ha data, che la nostra immortalità vede e misura, la quale noi non potemo perfettamente vedere mentrechè 'l nostro immortale col mortale è mischiato. | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 61: La terra troppo umida mischiata con cenere, ne' cui pori l'acqua non si riceve, tira a sè e
acquista temperata secchezza, per la quale si fa più acconcia a fruttificare. | Esempio: | Vill. G. 107: E ciò fu per troppa grassezza e riposo mischiato con la superbia ingratitudine. |
Definiz: | § III. E per Avente in sè alcun poco di altra cosa, indicata mediante la prep. Di. – | Esempio: | Dant. Vit. nuov. SD. 43: E sì come talora vedemo cadere l'acqua mischiata di bella neve, così mi parea udire le loro parole uscire mischiate di sospiri. | Esempio: | Macingh. Strozz. Lett. 20: Una cintola di chermisi mischiata d'oro e fornita d'ariento dorato e traforato. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 105: Come marmi neri, ed alcuni che traggono in bigio, ed altri che sono mischiati di rosso, ed alcuni altri che son con vene bigie, ec. | Esempio: | Targ. Viagg. 8, 349: Un altro (pezzo di diaspro) ne ho col fondo copioso ma poco trasparente..., e colle pezzature candide e salde dove toccano il cemento del fondo, ma nell'interno sono brizzolate e mistiate di pallido e terreo. |
Definiz: | § IV. E per Vario, Svariato, Composto di elementi diversi. – | Esempio: | Caran. Eustaz. 44: E quella schiera mischiata d'uomini, di donne, di vecchi, e di fanciulli, di vecchie e di pulcelle, di re, di tiranni, di magistrati, di signori ec. | Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 4, 11: Tutta la gente corsa a quel conquasso, (del carro d'un orefice), Zuffa vi si fa grande e sì mischiata, Ch'io v'ho veduti tali ec. (qui figuratam.). |
Definiz: | § V. In particolare detto di grano, vale Che è di due o più varietà, seminate insieme nello stesso campo; ed anche, Che è di più sorte unite insieme. – | Esempio: | Tos. Sim. Ann. 160: Il grano valse lo staio mezzo fiorino tutto mischiato. | Esempio: | Lastr. Agric. 1, 142: Può seminarsi mescolato il gentile col grosso, il gentil bianco col gentil rosso, e simili, onde si ottiene quello che si dice grano mischiato. |
Definiz: | § VI. Detto di colore, vale Che risulta di più e diversi l'un con l'altro confusi; e detto dì cosa rispetto al suo colore. Che è di più e diversi colori confusi insieme. – |
Esempio: | Cennin. Tratt. Pitt. 38: Prima, togli lapis lazzari. E se vuoi cognoscere la buona pietra, togli quella che vedi sia più piena di colore azzurro: però che ella è mischiata tutta come cenere. |
Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 105: Cavansi ancora (dalle montagne di Carrara) altre specie di marmi, che son chiamati cipollini, e saligni, e campanini, e mischiati. | Esempio: | E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 107: De' marmi bianchi venati di bigio, gli scultori e gli architetti ne fanno ornamenti per porte e colonne per diverse case..., e gli adoperano a diverse sorti di cose: similmente fanno di tutti i marmi mischiati. | Esempio: | Soder. Op. 1, 155: I legni bianchi son più teneri, trattabili e manco densi dei mischiati.... Meschiati s'intendono le barbe d'ulivo e di altri arbori, che s'adoperano nei lavori di commesso e tarsie. | Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 3, 4: Ma poichè le pannine son sì triste, Son'elleno almen belle di colori? P. Chi si compiace di color mistiati Avrà da sodisfarsi, Perchè gli schietti ci sono in disuso. |
Definiz: | § VII. In forza di Sost. Mischiamento, Mescolanza, Miscuglio. – | Esempio: | Bart. D. Ghiacc. 188: Questo ne ho di certo, il sangue essere un mischiato di parecchi umori confusi in uno, e separabili l'un dall'altro ec. |
Definiz: | § VIII. In locuz. figur. – | Esempio: | Bart. D. Op. mor. 23, 189: Innebbriarsi alla tazza d'oro di quella gran meretrice, che l'Apostolo San Giovanni vide piena del mischiato di quanti piaceri bisognano a levar di cervello chi poco o molto ne bee. |
Definiz: | § IX. E figuratam. – |
Esempio: | Vill. G. 811: Fece il duca lega e compagnia co' Pisani.... La qual compagnia molto spiacque a' Fiorentini, e a tutti i Toscani Guelfi, e poco s'osservò, perchè non era piacevole mischiato, nè buona compagnia. |
Esempio: | E Vill. G. 825: Veggendo il popolo ch'erano convenevoli e pacifichi grandi, e non di tiranni gli eletti, s'acquetarono, ma però malcontenti di sì fatto mischiato, come poco appresso si mostrò. | Esempio: | Borgh. V. Lett. 330: Sarebbe.... conveniente..., che.... si deputassero tre o quattro persone dotte..., ed appresso si aggiugnessero in compagnia loro di questi giovani.... E degli uni e degli altri si farebbe un mischiato convenientissimo a questo fatto. | Esempio: | Bart. D. Suon. 189: Le altre consonanze meno perfette, terza e sesta, maggiori e minori, sono ciascuna un particolar mischiato a tal misura di acuto e di grave, che ne proviene in ciascuna la sua individuale proprietà. | Esempio: | Capp. Longob. 152: Accuso noi medesimi se in noi popoli di latino sangue venne a scemare l'autorità, la quale io credo potrebbe sempre in qualche parte ritemprare il pensiero dei Tedeschi, e d'ambi uscire mischiato buono. |
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