1)
Dizion. 5° Ed. .
LAUDAZIONE
Apri Voce completa
pag.142
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
LAUDAZIONE. Definiz: | Sost. femm. L'atto del laudare ossia lodare; comunemente Lode. |
Lat. laudatio. – Esempio: | Cavalc. Pungil. 132: Or seguita di vedere del peccato degli adulatori, il quale, come dice uno Santo, non è altro se non una perversa laudazione. | Esempio: | Pallav. Lett. 1, 98: Ma voglio usare una specie di laudazione, onde il nostro marchese Virgilio commendò una tavola di Guido Beni suo amicissimo. | Esempio: | E Pallav. Lett. 1, 171: E confesso che a tal sorte di laudazione io sono per natura sì avverso, che ec. |
Definiz: | § E per Elogio, Panegirico; ma non si userebbe se non in nobile scrittura. – |
Esempio: | Cavalcant. B. Retor. 489: Laudazione è parlare che contiene l'opere virtuose e l'azioni egregie, fatte da qualche persona. |
Esempio: | Bell. Porz. Mod. Or. volg. 20: La laudazione.... non è cosa alcuna altra che.... uno accrescimento e multiplicazione di laude. | Esempio: | Giord. Op. 2, 481: Desiderato per l'ingegno e per le virtù straordinariamente dagli amici, che gli rinnovarono l'esequie con publica laudazione. |
|