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LAUDAZIONE
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LAUDAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto del laudare ossia lodare; comunemente Lode.
Lat. laudatio. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 132: Or seguita di vedere del peccato degli adulatori, il quale, come dice uno Santo, non è altro se non una perversa laudazione.
Esempio: Pallav. Lett. 1, 98: Ma voglio usare una specie di laudazione, onde il nostro marchese Virgilio commendò una tavola di Guido Beni suo amicissimo.
Esempio: E Pallav. Lett. 1, 171: E confesso che a tal sorte di laudazione io sono per natura sì avverso, che ec.
Definiz: § E per Elogio, Panegirico; ma non si userebbe se non in nobile scrittura. –
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 489: Laudazione è parlare che contiene l'opere virtuose e l'azioni egregie, fatte da qualche persona.
Esempio: Bell. Porz. Mod. Or. volg. 20: La laudazione.... non è cosa alcuna altra che.... uno accrescimento e multiplicazione di laude.
Esempio: Giord. Op. 2, 481: Desiderato per l'ingegno e per le virtù straordinariamente dagli amici, che gli rinnovarono l'esequie con publica laudazione.