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NASUTO.
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NASUTO.
Definiz: Add. Che ha gran naso, detto di persona, o di sua faccia.
Dal lat. nasutus. –
Esempio: Cas. Rim. burl. 12: Ristorinsi costor dunque col fiuto, E con lo intonar bene il contrabasso, E 'l bacio resti a chi non è nasuto.
Esempio: Car. Apol. 3: Che io non abbia poi nè gambe nè braccia, e voi sì; che io sia più svisato e manco nasuto di voi, e voi di più fronte e più cigliuto di me, questo non importa.
Esempio: E Car. Lett. fam. 1, 208: Benedetta sia quella mamma che vi fece così nasuto.
Esempio: Vasar. Ragion. M. 166: Messer Francesco Berni fiorentino,... suo segretario, che è quello in zazzera con la barba nera, così nasuto.
Esempio: Crudel. Rim. 115: Mi volto indietro, e vedo un uom nasuto, Che ec.
Definiz: § I. Vale anche Che ha naso di fino odorato, detto sia d'uomo, sia d'animale. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 58: Quivi attendiamo infin che steso all'ombra D'un bosco opaco il nasuto Orco dorma.
Definiz: § II. Figuratam., per Sagace, Che ha buon finto, nello scoprire i difetti altrui: Che tutto riprende e schernisce: anche in forza di Sost. –
Esempio: Car. Apol. 56: Che direte ora, maestro nasuto, che non sia tutt'uno; perchè questo è verbo, e quello è nome?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 428: Nettar la casa, le botteghe, in villa E in città, di tutti gli affannoni, E de' nasuti.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 2, 50: Riportare l'infame titolo d'uomo satirico, maldicente e nasuto.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 16: E del mio disgraziato libraccio, che ne dicono i più nasuti?
Definiz: § III. Pure in forza di Sost. Persona di gran naso. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Anco al Nasuto vanno mie parole.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 103: Anche al nasuto.... Cioè al re Carlo, ch'avea grande naso, ch'è segno di molta discrezione.