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FATTOIO.
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FATTOIO.
Definiz: Sost. masc. Stanza dove si fa l'olio, cioè dov'è la macine per infrangere le olive e lo strettoio per cavarne l'olio; Frantoio.
Dal lat. factorium, che però denotava lo Strumento col quale si cava l'olio. –
Esempio: Pallad. Agric. 28: Il fattoio, o cella da olio, vuole essere al tutto chiusa, ec.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 75: Alla casa ov'è 'l fattoio, ch'è di Corso Guidi,... si faccia una bertesca.
Esempio: Sacch. Rim. M. 139: I' so ch'avete il capo nel fattoio Tra macine, tra gabbie e tra braghieri.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 14: Noferi vanne, e sente dir ch'egli era Con un compagno entrato in un fattoio.
Esempio: Magal. Sidr. trad. 36: Prepara Ogn'altro arnese, onde al fattoio è d'uopo.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 8: Diviso [l'edifizio] in certi altri annessi che possono occorrere, come per esempio in fattoj, in luoghi per fare i bachi, per asciugare e soleggiare uve.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 228: Il fattoio, o stanza dove si tiene il frantoio e lo strettoio per la fabbricazione dell'olio, deve esser caldo quant'è possibile, esposto a mezzogiorno e difeso dalla tramontana.
Definiz: § E conformemente al latino, si disse anche per Strettoio col quale si frangono le ulive, o i semi del lino, e simili, per cavarne l'olio. –
Esempio: Stratt. Port. T. A. 58: Fattoio o strettoio o vite da strignere.
Esempio: Domen. Plin. 218: Aristeo Ateniese trovò l'olio e 'l fattoio.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 68: A luna scema si taglia ogni sorte di legname, come.... querce, querciuoli e cerri per fuoco, e per ordigni di molini e gualchiere, fattoj da olio, strettoj, ed altro.