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1) Dizion. 5° Ed. .
CONFUTARE.
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CONFUTARE.
Definiz: Att. Abbattere l'altrui sentenza, dottrina, discorso, narrazione, libro e simili, con argomenti e prove; Dimostrarne l'errore o la falsità.
Dal lat. confutare. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 1: Le cose, le quali innanzi che s'edificassi o che s'avessi ad edificare Roma si raccontano,... non è mio animo nè di confermare nè di confutare.
Esempio: Car. Arist. Rett. 182: L'altro loco, è buono a confutare: e viene da la considerazion de le cose che ripugnano, da qualunque cosa la repugnanzia si cavi.
Esempio: Varch. Stor. 2, 42: E qual maggiore vanità, o più perduta opera sarebbe, che il volere le ridicole oppenioni d'alcuni moderni con ragioni o con autorità confutare?
Esempio: E Varch. Stor. 3, 149: Ancorchè il desiderio nostro fosse stato di confutare parte per parte le risposte fatte dal Duca alle giuste domande nostre ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 304: Pochissime parole bastano a confutar tutta quest'opera.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 165: Forse mi sarà detto ch'io non son buono se non a confutare l'altrui parere.
Esempio: Red. Esp. Insett. 24: Ha nobilmente confutata, e con sodezza di ragioni, la follía del parabolano Paracelso.
Esempio: Segner. Mann. genn. 27, 5: Che se tu vuoi trovare uno, il quale a maraviglia te la confuti (la sapienza del Mondo), piglia amor grande a san Giovanni Grisostomo.
Definiz: § E nell'istesso senso riferiscesi anche a persona. –
Esempio: Varch. Quest. Alchim. 10: Il che ha cagionato, che ogni uomo, ancora meno che mezzanamente dotto, può favellarne [dell'alchimia] a modo suo,... senza paura di dover esser confutato.
Esempio: Giulianell. Nav. turr. 120: Come di sopra, in occasione di confutarlo (il P. Montfaucon), si è veduto.