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OMBREGGIARE.
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OMBREGGIARE.
Definiz: Att. Coprire d'ombra. Usato anche assolutam., per Fare ombra. ‒
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 537: Quivi era la prodigiosa Arca del Testamento, quivi due Serafini ad ombreggiarla coll'ali.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 23, 257: Questo è il guidare per lo diserto alla terra promessa, facendo a' pellegrini la scorta or la nuvola che ombreggia e ricrea, or la colonna del fuoco che atterrisce e minaccia.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 30, 3: Stavasi al rezzo di quell'annose querce, di quegli altissimi pioppi, che rivestono e ombreggiano le belle rive del Po.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 215: Nella provincia di Bari son costretti, quando non va piovosa l'estate, ad ombreggiare le viti.
Esempio: Alf. Sat. 17: Tornarsen quindi vèr la patria reggia Veggo il magnate di allori sì carco, Che il serto quasi gli orecchioni ombreggia.
Esempio: Card. Poes. 842: O solitaria casa d'Aiaccio, Cui verdi e grandi le querce ombreggiano E i poggi coronan sereni ec.!
Definiz: § I. In locuz. figur. ‒
Esempio: Crudel. Rim. 2: La corona di lauro inaridita Per lui di nuovo ombreggia Lor maestosi volti.
Definiz: § II. Term. delle Arti. Fornire di ombre. Anche assolutam. ‒
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 170: E si suole ne' campi di quelli radere il bianco e poi avere una tinta d'acquerello scuretto molto acquidoso e di quello dare per gli scuri...: ma il campo, se ci è grottesche o fogliami, si sbattimenta, cioè ombreggia con quello acquerello.
Esempio: Accolt. Prosp. 50: Dintornata dunque che sarà come sopra la proposta figura o disegno non sarà difficile ancora il colorirla.... lumeggiando ed ombreggiando in quella maniera che le parti richiedono.
Esempio: E Accolt. Prosp. 102: Quello che si dice del lumeggiare si dice ancora dell'ombreggiare.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 78: Non san dipingere a olio, ma solo ad una certa lor tempera: e, quel ch'è peggio, sono affatto ignoranti dell'ombreggiare regolato.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 111, 2: Ombreggiare.... per Fare l'ombre de' pittori.
Definiz: § III. In locuz. figur. ‒
Esempio: Bemb. Asol. 41: Se non che, mentre tu con queste nuvole ti vai ombreggiando la tua bugia, niuna soda forma ci hai ritratta del vero.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 73: Ma se la scrittura.... non è degna dello orecchio di Vostra Eccellenza nè de' meriti di tanti chiarissimi ingegni, scusimi, quanto a loro, che la penna d'un disegnatore.... non ha più forza di linearli e d'ombreggiarli.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 1, 107: Veramente quando io scrivo, mi studio di evitare le parole inutili; ma chiamo inutili solamente quelle che non servono a lumeggiare ed ombreggiare di qualche nuova tinta o lineatura il pensiero.
Definiz: § IV. E per Cospargere, Investire, con effetto di ombra e di colore. ‒
Esempio: Firenz. Pros. 1, 252: Ogni volta che le membra particolari, colle quali sarà eccitata la detta bellezza, saranno in se stesse belle, bene organizzate..., elle saranno forzate a ombreggiare il corpo, il quale le comporranno, di quella soavità del colore il quale gli è necessario per la perfezione della sua vera bellezza.
Definiz: § V. Si usò per Delineare, Figurare; e propriamente ciò che poi dovesse esser colorito. ‒
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 111, 2: Ombreggiare.... e talora anche dipignere o abbozzare.
Definiz: § VI. Ombreggiare, figuratam., vale Affigurare, per mezzo dei segni più caratteristici, Tratteggiare, oppure Rappresentare, Esprimere, in modo inadeguato. ‒
Esempio: Petr. Rim. F. 291: Da poi più volte ò riprovato indarno Al secol che verrà l'alte bellezze Pinger cantando, a ciò che l'ame e prezze; Nè col mio stile il suo bel viso incarno. Le lode, mai non d'altra e proprie sue, Che 'n lei fur come stelle in cielo sparte, Pur ardisco ombreggiare or una or due.
Esempio: Salv. Oraz. L. Est. 28: Al cardinale Don Luigi basti a soprabbondanza, che in celebrandosi la sua memoria, si vada ombreggiando il vero.
Esempio: Dav. Tac. 2, 271: Non l'ingegno, ma la memoria affaticherò, riferendo le cose da quelli eccellentissimi sottilmente pensate e gravemente dette..., tenendo l'ordine della disputa e ombreggiando l'animo e l'ingegno di ciascheduno.
Definiz: § VII. Vale anche Significare copertamente, Simboleggiare; più comunemente Adombrare. ‒
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 645: Il che pare che il Signore già ombreggiasse per Esaia, quando parlando d'Eliachin pontefice massimo, E darò, disse, la chiave della casa di David, ec.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 307: Nè altro, cred'io, vollero ombreggiare nella loro cieca superstizione gli antichi favolatori, che questa verità, quando finsero i Prometei e i Tizj coll'aquile divoratrici ec.
Definiz: § VIII. E per Imitare, Arieggiare. ‒
Esempio: Soder. Op. 3, 13: E la vera religione di poi, per facilitare la fede, andava, volendo instituirla in quei cori de' Gentili, ombreggiando alcune cose in conformità e configurazione loro; come sacrare il tempio di Castore e Polluce a S. Cosimo e Damiano, ec.
Esempio: Strozz. Oraz. 205: Il superbo allontanandosi dalla retta ragione, desidera d'ombreggiare l'altezza di Dio.
Definiz: § IX. Term. della Musica. Riferito a voce, vale Modulare, dando risalto ed espressione al canto per mezzo de' chiaroscuri.
Definiz: § X. Neutr. pass. ombreggiarsi Oscurarsi. ‒
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 15, 72: Il Sol già cade, e nel cader s'ombreggia L'aria di nubi.
Esempio: E Forteguerr. Ricciard. 18, 69: Già il sole si piegava alla marina: E a poco a poco or una, or altra parte S'ombreggiava del monte.
Definiz: § XI. Neutr. Fare, Dare, ombra; Gettare ombra. ‒
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 358: E dove selva ombreggia, Ivi si tien felice (una colomba), Quando schiera pennuta La gira e la saluta.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 111, 2: Ombreggiare. Fare ombra.