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Dizion. 5° Ed. .
GAGLIOFFERIA.
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GAGLIOFFERIA. Definiz: | Sost. femm. Qualità di uomo gaglioffo, Balordaggine. – | Esempio: | Varch. Stor. 3, 7: Era quest'uomo veramente meccanico, d'animo tanto più tosto gretto e meschino, che avaro, e di tale più tosto sordidezza e gagliofferia, che miseria. |
Definiz: | § I. E per Atto o Detto di gaglioffo o da gaglioffo. Dabbenaggine. – | Esempio: | Grazz. Comm. 17: La maggior gagliofferia ti conterei di mio padre,... che si sentissi mai. |
Definiz: | § II. E per Cosa sporca, spregevole, o di cattiva qualità; e figuratam., Cosa brutta e goffa, sconcia, di pessimo gusto; in modo basso, Sudiceria, Porcheria. – | Esempio: | Manett. A. Op. Stor. 132: Oggi non si attende se non a quello che pare rispiarmo, e mettevisi ciottoli di fiumi e mattoni crudi, e ogni gagliofferia. | Esempio: | Grazz. Rim. V. 327: Dice [il popol tutto] che gli pare Che al mondo non si sia Mai fatto la maggior gagliofferia (allude alla dipintura della cupola del Duomo). | Esempio: | E Grazz. Rim. V. 463: Mettonvi dentro ogni gagliofferia: Peverada, uova, sanguaccio, e cervella, E cotta e cruda, e 'l mal che Dio lor dia. |
Definiz: | § III. E per Qualità di uomo scostumato, Scostumatezza. – | Esempio: | S. Antonin. Confess. 192: Da questa [inconsiderazione] procede che la persona dice parole leggieri e scostumate, e scandolose, le quali santo Isidoro chiama vizio di scurrilitade, el cui volgare è gagliofferia. |
Definiz: | § IV. E per Azione vile o comecchessia biasimevole. – | Esempio: | Nard. Liv. Dec. 71 t.: Il popolo, per fastidio della viltà e notevoli gagliofferie d'alcuni, s'alienò dal favore de' plebei. |
Definiz: | § V. Gagliofferia, si usò anche per Condizione o Stato di gaglioffo, ossia di pitocco. – | Esempio: | Nov. ant. B. 131: Egli or con questo prigione, or con quell'altro, ed or co i soprastanti, ad ogni parola che detta gli era, diceva: Io uscirò pure una volta di tanta gagliofferia. |
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