Lessicografia della Crusca in rete

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INCARCERATO.
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INCARCERATO.
Definiz: Partic. pass. di Incarcerare. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 66: Novellamente sotto misero mantello di povertà preso e incarcerato, l'Inghilesco riscuote e' danni dati.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 87: Dove incarceratolo, dopo misera vita si crede che egli morisse.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Messo in carcere, Tenuto in carcere. –
Esempio: Senec. Declam. 18: Quando la tolsi per moglie io era in ultima miseria, povero, incarcerato, magro e sanza colore.
Definiz: § II. Figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Spirito incarcerato, ancor ti piaccia Di dirne come l'anima si lega In questi nocchi.
Esempio: S. Bern. Lett. F. 26: Veramente rinchiuso ed incarcerato è colui il quale non è libero in Dio.
Definiz: § III. Pur figuratam., detto di cosa, vale Serrato, Rinchiuso, e simili. –
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 13: La prima fra queste [acque] ha una diafanità cristallina, che lascia distinguere con tutta la precisione i varj colori e figure delle piccole ghiaie che rivestono il fondo del suo cratere, cavato in uno strato d'argilla e terra calcaria, venate di giallo e rosso, in cui restano incarcerati, a foggia di breccia, dei frammenti irregolari di pietre selciose, tagliate da rilegature calcarie e argillose.
Definiz: § IV. Usasi dai Chirurghi come aggiunto d'intestino incarcerato, o di parte di esso, e vale Compresso violentemente, per essersi introdotto in qualche spazio angusto, a cagione del suo moto o delle sue rivolte, o della cedenza delle parti che lo circondano. –
Esempio: Cocch. Disc. 1, 34: Onde per lo più nasce quell'atroce sintoma, che chiamano volvolo, e l'ammortimento della parte costretta, o come i chirurgi dicono, incarcerata.
Definiz: § V. E aggiunto di Ernia incarcerata, dicesi quando l'intestino resta stretto in modo da non poter rientrare nella cavità donde è uscito, e da rimanere impedita la circolazione delle materie in esso contenute.
Definiz: § VI. In forza di Sost., vale Colui che è incarcerato; ma oggi più comunemente dicesi Carcerato. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 70: Questa istoria, la quale voi vedete qui appresso, è per dimostrare una delle opere di misericordia, cioè l'incarcerati, e sanza dubbio ella è di grande merzè, ec.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 263: La sua vita era pure in misericordia e in umiltade, servendo sempre a infermi e a incarcerati e ogni altra condizione di gente in ciò che potea, ec.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 120: Spendono indarno, in pietre e in calcina, quello hanno di bisogno affamati, ignudi, infermi e incarcerati.
Esempio: S. Antonin. Confess. 144: La quinta [delle opere di misericordia], è risquotere lo incarcerato.
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 73: Rende nondimeno venerabili quegli uomini, i quali sono assunti a quell'ufizio, come ministri eletti ad usare verso i miseri incarcerati la misericordia di Dio.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 60: Andavano alla fortezza con intenzione di romper le prigioni e servirsi della moltitudine degl'incarcerati.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 328: Intisichisce a poco a poco, a guisa di quegl'incarcerati che si attendono di giorno in giorno il carnefice sulle spalle.