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Dizion. 3° Ed. .
LOGLIO
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LOGLIO.
Definiz: | Erba nota, che nasce tra le biade. Lat. lolium. |
Esempio: | Cr. 3. 12. Il loglio, ovvero zizzania nasce tra 'l grano ne' secchi tempi, ed ha
virtù acúta, e velenosa, ed oppia la mente, e perturbala, ed inebbria. |
Esempio: | E Cr. appresso. Ne' luoghi umidi, e acquosi, il grano spesso
traligna, e si converte alcuna volta in loglio, e in vena. |
Esempio: | G. V. 12. 72. 6. Mischiando il grano col loglio, e altre biade. |
Esempio: | Collaz. S. Padr. Egli è in signoría del mugnaio quello, ch'e' vuol ch'e' si
macini, o grano, o orzo, o loglio. |
Esempio: | Dant. Par. 11. E tosto s'avvedrà della ricolta Della mala cultúra, quando il
loglio. |
Esempio: | E Dan. Purg. 2. Come quando cogliendo biada, o loglio, Gli
colombi adunati alla pastura. |
Esempio: | Lodov. Mart. Rim. Ma questo è ch'io mi doglio, Che 'n fra 'l buon grano è 'l
loglio. |
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