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1) Dizion. 5° Ed. .
NINFALE.
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Dizion. 5 ° Ed.
NINFALE.
Definiz: Add. Da ninfa, Proprio di ninfa; ed altresì Di ninfe, o Delle ninfe; ma non è di uso comune. –
Esempio: Pulc. Luc. Driad. 6: I monti belli ove ninfali spiriti Regnor gran tempo.
Esempio: E Pulc. Luc. Driad. 23: L'ira e la furia del ninfale stuolo.
Esempio: Giambull. P. F. Appar. 44: L'ultima (delle ninfe), di giallo e pagonazzo vestita, sopra bella acconciatura ninfale, si addornava di molti fiori.
Esempio: Vasar. Appar. M. 602: Edusa e Potina poi, preposte al nutrimento de' medesimi putti, in abito ninfale, ma con lunghissime e pienissime poppe.... si vedevano ec.
Definiz: § I. Alla ninfale, posto avverbialm., si usò nel linguaggio delle Arti a denotare ima speciale foggia, d'abbigliamento delle figure, e vale A modo, A maniera, A uso, di ninfe. –
Esempio: Car. Lett. ined. 3, 106: Faccisi una donna, che rappresenti questa ninfa, non a la ninfale, come si suole ordinariamente, ma ec.
Esempio: E Lett. fam. 3, 167: La vesta.... succinta sotto le mammelle, ed attraversata sotto l'ombilico alla ninfale: con un mantelletto in ispalla, ec.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 32: Nella quale (facciata) si vedevano le prencipali città dell'Austria. Parte di loro vestite alla ninfale, e parte armate.
Definiz: § II. Si usò in forza di Sost. masc., pure nel linguaggio delle Arti, a denotare Uno speciale ornamento del capo, proprio delle ninfe. –
Esempio: Ross. B. Appar. Est. 20: Le Tritone, che furon quattro, i capelli turchini e lunghi: in su le trecce un ninfale d'ariento brunito a guisa di nicchia.