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1) Dizion. 5° Ed. .
FALIMBELLO.
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FALIMBELLO.
Definiz: Sost. masc. Nome dato a un piccolo uccello vivace e mobilissimo. –
Esempio: Pataff. 1: Ne' bucini non entra il falimbello.
Esempio: Car. Mattacc. 227: Entra in colombaia, Ove covano i gheppi e i falimbelli.
Definiz: § E figuratam. per Uomo senza fermezza, Uomo vano e leggiero, Uomo sciocco; detto più specialmente di Giovane che stia sull'eleganze e faccia il bellimbusto. –
Esempio: Franc. Son. 50: Noi cerchiam darti uficj, falimbello, Di portar sotto un certo sportellino.
Esempio: Grazz. Rim. V. 86: Non ti vergogni tu, vil falimbello, Aprir la bocca a ragionar di Dante?
Esempio: Cecch. Donz. 2, 2: E' val la spazzatura di Forese Più che ciò che mai vidde cotest'altro Falimbello. Io dirò, che perchè egli ha Tanto drappo e profumi a torno, tu, Credi che ec.
Esempio: Galil. Op. lett. 218: Che giudizio faresti.... di colui, che addobbandone (di diversi drappi) una sua camera, facesse un paramento di cento strisce di cento vescovadi? non lo stimeresti voi per un buffone o un falimbello?
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 2, 1: E la mia [moglie] presentemente ha da star giocando in mezzo a quel monsieur Francesco.... e quel falimbello di Gelindo?
Esempio: E Nell. Iac. Faccend. 2, 10: Ci bisogna fedeltà e costanza, e non far come certi falimbelli e civettine, che variano ad ogni punta di luna.