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1) Dizion. 4° Ed. .
SCHIZZARE
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SCHIZZARE.
Definiz: Saltar fuora, proprio de' liquori, quando scaturiscono per piccoli zampilli con impeto, o quando percossi saltan fuora con violenza. E si usa anche nel sentim. att. Lat. exilire, prosilire. Gr. ἐκπηδᾶν.
Esempio: Soder. Colt. 97. Volendo fare un vin buono in eccedente sovranità di perfezione, e che schizzi in aria, non che brilli nel bicchiere ec. userai questa accuratezza.
Esempio: Sagg. nat. esp. 78. Le quali, o schizzino, o piovano per lo mezzo dell'aria, o posino sopra un corpo asciutto, tirano sempre al rotondo.
Esempio: Fir. As. 93. Il ventre pien di bietole, e di altri erbaggi, assaltato la mercè di quelle bastonate da una sdrucciolevole soccorrenza, schizzando come un nibbio, di loro una parte ne ricoperse, e un'altra n'ammorbò con quello odore.
Definiz: §. I. Per similit. si dice di qualunque altra cosa, che salti, o scappi fuori prestamente.
Esempio: Filoc. 2. 209. I suoi occhi infiammati di lucida rossezza pareva, che della testa schizzare si volessero.
Esempio: Libr. Son. 6. Del capo gli occhi, o invidi, vi schizzi, E chi non vuol restare in secco, guizzi.
Esempio: Morg. 4. 62. La vipera crudel tosto si rizza, E fuoco, e tosco per bocca gli schizza.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 83. Tommaso aprendo la cassa, dov'era il cappone, e la gatta schizza fuori, e dágli nel petto.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 84. Colui avvedutosi, schizza con un salto dicendo: non ischerzar coll'asce.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 168. Del mese di Luglio battendo fave gliene venne schizzato una nell'orecchia.
Esempio: Sagg. nat. esp. 115. Quindi a poco ritornarono (alla lucertola) i primi accidenti con isconci stravolgimenti di bocca, ed enfiamento d'occhi, quasi volessero schizzarle fuori di testa.
Definiz: §. II. Schizzare, in signific. att. è anche termine di pittura, e vale Disegnare alla grossa. Lat. leviter deformare, prima ducere lineamenta, adumbrare. Gr. ἐπισκιάζειν.
Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 195. Schizzo in risposta questo mio disegno.
Esempio: Bronz. rim. burl. 3. 40. Quando voi schizzate O donna, o uom, per dipignerlo poi, Che cattiva maniera non facciate.
Esempio: E Bronz. rim. burl. 42. Mettiam per caso, una donna si muore, S'ella si fa dipignere, e schizzare, Lascia pure quel bene, e quell'onore.