Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CORRETTO.
Apri Voce completa

pag.820


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CORRETTO.
Definiz: Partic. pass. di Correggere. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 269: E così, quasi corretta la troppa mattia di Mario per la ventura, di colpa, trovò e li pervenne gloria.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 88: Lo sciocco error d'una giovane raccontandovi, con un piacevol motto corretto da un suo zio.
Definiz: § I. In forma d'Add. Ridotto a ben fare, Emendato. –
Esempio: Vill. M. 496: Essendo ancora il braccio di Dio disteso sopra i peccatori non corretti nè ammendati.
Definiz: § II. Per Ammonito, Ripreso, Rimproverato. –
Esempio: Fag. Pros. 118: Perchè così senza frutto de' corretti, anzi con biasimo e discredito del correttore, anderà a voto la correzione mal fatta (qui in forza di Sost.).
Definiz: § III. Per Costumato, Castigato, Virtuoso: e con qualche compimento retto dalla particella In, Temperante, Moderato, nel fare una data cosa. –
Esempio: S. Cater. Lett. 3, 399: Prendere il cibo a necessità, e non con miserabile diletto; però che impossibile sarebbe, che colui, che non è corretto nel mangiare, si conservasse nell'innocenzia sua.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 176: Chi ha governo di città o di popoli, se gli vuole tener corretti, bisogna che sia severo in punire tutti i delitti.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 2: Voglio Non sol vedervi esperti e vigilanti, Solleciti, accurati, ma modesti, Corretti, buoni e santi.
Definiz: § IV. Per Ridotto a lezione migliore, o che tale si creda; Emendato: detto di testi a penna, manoscritti, copie e simili. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 28: Luoghi del Decameron, che in alcune copie paion corretti di fantasia.
Esempio: E Salv. Avvert. 1, 40: Tanto basti aver detto per esemplo di luoghi corretti di fantasia.
Definiz: § V. E pure detto di manoscritti, scrittura, e simili, ed anche di libri a stampa, edizioni, vale Che è di buona lezione, Scevro d'errori. –
Esempio: Bemb. Lett. 2, 103: Se messer Tomaso Giunta non averà altro testo da stampar la Deca del Boccaccio, che quello del magnifico M. Giovan Giorgio, la sua stampa non sarà nè corretta nè buona.... Io ne ho veduto qui uno, che era molto più corretto senza comperazione alcuna, di non buona lettera.
Esempio: E Bemb. Lett. 2, 104: Il Boccaccio stampato in Firenze del MDXXVII io non ho.... Ho bene inteso che è corretto assai.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 109: Copia che fu dello Stradino, antica e corretta oltre modo; ma le manca il principio.
Esempio: E Salv. Avvert. 1, 112: Le Pistole di Seneca, che d'antica scrittura e corretta ha messer Baccio Valori.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 130: Come vogliamo noi dire che quei [manoscritti] che si trovavano in Sicilia fossero toscanamente corretti?
Esempio: E Mann. Lez. Ling. tosc. 137: È una mera scorrezione passata anche in un'edizione corretta.
Definiz: § VI. Detto di scrittore o d'artista, e, respettivamente, di dicitura, lingua, stile, forma, o disegno, maniera, e simili, vale Che si conforma, od è conforme, alle norme e a' principj del bello, alla convenienza, alla proprietà, e simili. –
Esempio: Borgh. V. Lett. Salv. 16: Ma ben vorrei poter passare, se non per eloquente, almeno per corretto scrittore e considerato.
Esempio: Baldin. Lez. 10: La prima [qualità della pittura] e principalissima, e come fondamento di tutte l'altre, è un ben corretto e franco disegno.
Esempio: Lanz. Stor. Pitt. 1, 287: Lodovico, benchè scolar di Giacinto, non è come lui corretto in disegno.
Definiz: § VII. Detto di cosa materiale, vale Acconciato nel modo che dev'essere, Ridotto alla forma che si vuol dare alla cosa stessa. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 152: Dove tu vuoi fare l'aia, spianavi il terreno non a piano, ma corretto così leggiermente, dipoi vangalo.
Definiz: § VIII. Mal corretto, detto di persona o di alcun suo atto, vale Non quale dovrebbe essere, Vizioso, Scorretto. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. 16: L'om che mor mal corretto.
Esempio: E Bonich. Bind. Rim. 24: A dir non bono quel ch'è virtuoso, Cotal giudicio mal fora corretto.
Definiz: § IX. Corretto, usato in forza di avverbio, vale Correttamente. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. 12: Se vuol, senza fallir, viver corretto.
Esempio: Machiav. Comm. 300: Sai ben che una bugia non ti direi. S. Sola, vuol dire; e parlato ha corretto.
Esempio: Salvin. Casaub. 176: Parlare con verità e corretto, a tutti egualmente e sempre è necessario.