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Dizion. 5° Ed. .
DO.
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pag.788
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DO. Definiz: | Sost. masc. Term. di Musica. Prima nota della scala fondamentale; ed altresì il Segno che secondo la respettiva chiave sta a rappresentarla. |
È modificazione di du (che era stato sostituito all'ut di Guido Monaco), derivata dall'essere la forma do più adatta di du all'emissione naturale della voce. ‒ Esempio: | Vai Rim. 19: Canto, già fatto musico, Altro che 'l do, re, mi. Tra 'l fisico e 'l cerusico Passo la notte e 'l dì. | Esempio: | Monet. Poes. 166: Col do, re, mi, fa, sol, che son le note Di musica, si forma l'armonia. | Esempio: | Fag. Rim. 6, 171: Ma natura non sol, l'arte ci unì: Se tu canti la, sol, fa, mi, re, do; Ed io sto colle Muse a tu per tu. | Esempio: | Saccent. Rim. 2, 183: Do, re, mi, fa, sol, la, Padre Pacini, La, sol, fa, mi, re, do. | Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 185: E quando Guido Monaco intentò Le famose do, re, mi, fa, sol, la, In Roma in questa sera si cantò Più d'un'aria nel tuono di be fa. |
Definiz: | § I. Prendesi altresì pel Tuono di do. |
Definiz: | § II. Do, re, mi, fa, sol, la, vale talvolta, ma soltanto in modo scherzevole, lo stesso che Musica. ‒ |
Esempio: | Fag. Rim. 3, 98: Ma or che i pazzi sono tanti e tanti, Io credo che a curarne la metà, Il pover uomo (Pitagora) se n'andrebbe in canti. Però, senza il do, re, mi, fa, sol, la, Alla lor frenesia così rubella Pensò che la battuta basterà. |
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