Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INIZIO.
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INIZIO.
Definiz: Sost. masc. Principio, Cominciamento: voce propria piuttosto della poesia o del nobile linguaggio.
Dal lat. initium. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Ma se tu sai e puoi, alcuno indizio Da' noi, perchè venir possiam più tosto Là dove il Purgatorio ha dritto inizio.
Esempio: Rim. Ant. P. Bost. Stopp. 3, 419: Se si trovasse Alcun ch'alla virtù pur desse inizio.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 63: A questa brieve noia... seguita prestamente la dolcezza ed il piacere, il quale io v'ho davanti promesso, e che forse non sarebbe da così fatto inizio, se non si dicesse, aspettato.
Esempio: Sacch. Rim.: Or chi volesse qui d'amare inizio.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 155: Là dove Purgatorio à dritto inizio; cioè diritto principio. Lo diritto principio del Purgatorio a quelli del mondo è lo intramento a la penitenzia, ec.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 9: Egli i primi inizj.... prese nella propria patria, e di quella, siccome a luogo più fertile di tale cibo, se n'andò a Bologna.
Definiz: § II. E per Cominciamento, Origine. –
Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 5: Fiorenza.... ebbe inizio da' Romani.
Definiz: § III. E per Motivo, Occasione, a fare, o di fare, checchessia; in costrutto coi verbi Avere inizio, Dare inizio, Prendere inizio, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 26: Questa fu la cagion che diede inizio Loro a parlar di me, e cominciarsi A dir: colui ec.
Esempio: Sannaz. Rim. 356: Benedetta in te (Napoli) sia la terra e l'acque: Benedette le stelle, ond'ebbe inizio Il mio signor d'ornarti e la mia Donna.
Definiz: § IV. Ab inizio. –
V. Ab inizio.