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Dizion. 5° Ed. .
MAREZZO
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pag.940
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MAREZZO. Definiz: | Sost. masc. Quell'ondeggiamento di color variato, che fanno le vene nelle pietre o ne' marmi, o il tiglio nel legname, a guisa delle acque del mare. - | Esempio: | Vett. Colt. 86: De' pedali, che hanno bel marezzo, se ne fanno certi lavori gentili. | Esempio: | Soder. Op. 1, 155: I noci di Napoli, che hanno varj marezzi, con più ombre e di più fatte e più colorite di tutti gli altri. | Esempio: | E Soder. Op. 1, 175: Le barbe di frassino hanno stupendi marezzi. | Esempio: | E Soder. Op. 1, 194: Saranno (le pietre) di contrasto allo scarpello, se vi saranno dentro marezzi o vene splendenti d'oro o altro metallo, come che vi siano alcuni punti negreggianti. | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 5, 1: È macchiata (l'agata di Siena), o, vogliamo dire più propriamente, marezzata d'un marezzo nero bianco giallo. | Esempio: | Targ. Viagg. 3, 279: Alabastro bianco, senza marezzi. | Esempio: | E Targ. Viagg. appr.: Alabastro chiaro, con un poco di marezzo. |
Definiz: | § Per estensione dicesi d'altre materie, cui si dà il marezzo artificialmente. - | Esempio: | Ner. Art. vetr. 40: Allora si mescoli bene il vetro, e se ne cavi una prova, che averà un colore giallognolo azzurrigno; questa mostra o prova, rinfocolata in fornace più volte e cavata, come comincia a freddare mostrerà alcuni marezzi e colori diversi assai vaghi. | Esempio: | E Ner. Art. vetr. 41: Faccia marezzi, ondate, e scherzi di colori bellissimi. |
Esempio: | Crusc. Vocab. IV: Amarezzare.... è anco lo stesso che Marezzare, Dare il marezzo a' fogli. |
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