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Dizion. 5° Ed. .
COMPLETO.
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COMPLETO. Definiz: | Add. Che ha tutte le sue parti integranti, A cui nulla manca, Compiuto; e riferiscesi così a cose materiali, come a cose morali. |
Dal lat. completus. – Esempio: | Soder. Agric. 186: In foggia di completa fortificazione. | Esempio: | Dat. Lett. ined. 34: Le prego ogni più desiderabile e completa felicità. |
Esempio: | Magal. Lett. scient. 262: Quello poi che dà alla B. la vittoria opima, per non dire completa, è ec. | Esempio: | Salvin. Perf. Pitt. trad. 92: Ancorchè ciascuna tavola presa a parte.... sia comunemente considerata come una istoria completa, e independente dal resto; nientedimeno ec. | Esempio: | Cocch. Disc. 1, 7: Onde ne nascono le idee chiare e distinte, benchè non complete in sè medesime, nè, come dicono, adeguate. | Esempio: | E Cocch. Disc. 1, 200: Insigne altresì e completo è tra' suoi scritti il catalogo delle piante dell'agro fiorentino. | Esempio: | Bicchier. Bagn. Montecat. 93: Non sarà permanente l'acquisto o completa la guarigione, se per qualche mezzo non resti abolita ec. |
Definiz: | § A completo, posto avverbialm., vale In modo completo, Compiutamente; ma è maniera poco usata. – |
Esempio: | Bracc. R. Dial. 298: Per contestarlo correttissimo a completo, si è messo a notare in fondo alle pagine.... tutte le mancanze. |
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