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1) Dizion. 5° Ed. .
COMMUTARE.
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COMMUTARE.
Definiz: Att. Cambiare, Barattare, una cosa con un'altra di egual valore; ma propriamente dicesi di mercanzie.
Dal lat. commutare. –
Esempio: S. Antonin. Confess. 147: La quarta figliuola dell'avarizia si chiama fraudulenzia; e questo è a ingannare altri nelle cose, che si vendono e che si comperano, o altrimenti si commutano.
Esempio: Soldan. Sat. 163: Beato è quel che la governa [la ricchezza interna] E la traffica, e tanto vi guadagna, Che la cambia e commuta coll'eterna (qui figuratam.).
Esempio: Buonarr. Fier. 5, Introd. 1: Il commutare e 'l barattar trovai, Onde nacque 'l commerzio.
Esempio: Adim. A. Pind. 452: Come Preto e Megapente commutassero il regno con Perseo, s'accenna nella Tavola.
Definiz: § I. Riferiscesi anche a scambio di prigionieri di guerra od ostaggi. –
Esempio: Dant. Conv. 280: Regolo, da Cartagine mandato a Roma per commutare li presi Cartaginesi a sè e agli altri presi Romani, ec.
Definiz: § II. Pur riferito a persona, Porre alcuno nel luogo o nella condizione in che trovasi un altro. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 32: Così giocando sue volte mal fide Pruova [la Fortuna] mostrando a' suoi gran maraviglia, Quando cui ora avversitade uccide Col felice commuta, e lui sottiglia.
Definiz: § III. Trovasi anche per Porre l'uno nel luogo dell'altro, nel senso di Far succedere l'uno all'altro. –
Esempio: Vill. G. 84: Non potendo Carlo i Normandi di Francia cacciare, concedette loro ragione di là dalla Secana;.... la quale parte infino a oggi si chiama Normandia:... nella qual terra d'allora in qua i duca per lo re vi sono commutati.
Definiz: § IV. In senso generico, e non riferito a contrattazioni, vale Scambiare, Dare o Prendere, una cosa in vece d'un'altra. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 89: Stolta ed iniqua è la pietà di quelli, i quali vorrebbono la giustizia spegnere; anzi.... sono crudelissimi e contra sè e contra coloro i quali spergiurando si ricoprono, perocchè commutano e convertono la pena temporale all'eterna.
Definiz: § V. Detto della suprema potestà, così civile come ecclesiastica, e riferito a pene, voti o simili, vale Sostituire una pena od un voto ad altra pena o ad altro voto più gravi. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 25: Minor cosa è di commutare il boto, che non è ne' boti dispensare.
Esempio: Vill. M. 174: Per grazia commutò la pena, e con le mitere in capo gli fece dicollare.
Esempio: Varch. Stor. 2, 406: Il qual confino gli fu poi per mezzo d'amico commutato per tutto 'l contado.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 110: Questo è stato causa Ch'io non ho preso donna; perchè poi, Sendomi confessato, il confessoro Non m'ha voluto commutare, o sciorre (qui in modo ellittico).
Definiz: § VI. Per Trasmutare, Convertire, Fare ad alcuna cosa mutar qualità o natura. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 33: Disse Dio per Osea profeta contra i vani: la gloria loro commuterò in ignominia.
Esempio: Savonar. Poes. 53: Tutti gli odj e pravi sdegni Commutate in dolze amore.
Esempio: Machiav. Comm. 311: Sdegno in amante mai fu sì possente, Ch'un sospir freddo e tardo.... Non commutasse o facesse pietoso.
Esempio: Dat. Giul. Piac. Piatt. 22: Commuteremmo il tanto onore acquistato in espressa infamia.
Definiz: § VII. Si usò semplicemente per Mutare, Variare. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 446: Fosse levato il nome del Gonfaloniere e della Signoria, e commutata l'usanza e gli uficj de' Magistrati.
Definiz: § VIII. Riferito a voce, trovasi per Mutarne il tuono. –
Esempio: Tratt. Color. Rett. 35: Ancora commuterai la bocie, quando alto e quando basso.
Definiz: § IX. Neutr. pass. commutarsi Trasformarsi, Convertirsi. –
Esempio: Magal. Lett. At. 191: Ei [l'intelletto] diviene tutto quel che ei pensa, che tanto è dire quanto si rinveste e si commuta in tutto quel ch'ei pensa.