Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
POCHETTO
Apri Voce completa

pag.642


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
POCHETTO.
Definiz: Dim. di Poco, che talora si unisce coll'accompagnanome Uno; e si usa anche a maniera d'avverb. Lat. pauxillum. Gr. κατ'ὀλίγον.
Esempio: Bocc. nov. 77. 42. Togliendo via cotesto tuo pochetto di viso, il quale pochi anni guasteranno, riempiendolo di crespe.
Esempio: E Bocc. g. 8. f. 1. Un pochetto si vergognò, e tal nel viso divenne, quale in su l'aurora son le novelle rose.
Esempio: Ninf. Fies. 157. Poscia uscì fuori un pochetto turbato.
Esempio: Fir. Luc. 2. 4. Io ho fatto con essa così un pochetto del pratico.
Esempio: Boez. Varch. 4. 6. Allora ella un pochetto sorridendo: tu mi chiami (disse) a una cosa, la quale è la maggiore, che si possa cercare.
Esempio: Ricett. Fior. 228. Aggiugni alquanto di trementina, e di ragia con un pochetto d'olio.
Esempio: Red. Oss. an. 37. Questi quattro lombrichi erano di figura un pochetto differente da tutti quegli altri.