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1) Dizion. 5° Ed. .
LUDIBRIO
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LUDIBRIO.
Definiz: Sost. masc. Scherno, Vilipendio, Dispregio, e simili.
Dal lat. ludibrium. –
Esempio: Cocch. Disc. 2, 93: I quali (i secondi e terzi Pitagorici).... pieni d'immaginazioni idolatre, e di superstiziose astinenze, d'ignoranza e d'illuvie, meritamente furono esposti al ludibrio degli uomini.
Esempio: Varan. Vis. poet. 4: Qual vi trae fama nell'ignobil loco, Ove nulla d'onor speme v'affida, Anzi v'aspetta sol ludibrio e gioco?
Definiz: § I. E per Oggetto di ludibrio; detto di persona, e per estensione anche di animali. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 35: Non si renderebbero in fine il ludibrio e la favola altrui.
Esempio: Leopard. Poes. 35: Allor, vile e feroce, Serse per l'Ellesponto si fuggia, Fatto ludibrio agli ultimi nepoti.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 285: Se si risà l'affare del cucchiaio, Il ludibrio del pubblico diventi.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 192: Venne il giorno poi che spennacchiata (la cornacchia) Fu il ludibrio di tutta la brigata.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 12: Egli divenne Alla ferocia del patrizio orgoglio Util ludibrio, come l'ebro Iloto Al fanciullo spartano.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Qual nave in alto mare è ludibrio de' venti.
Esempio: Car. Eneid. 1, 857: Noi miseri Troiani, a tutti i venti, A tutti i mari omai ludibrio e scherno.
Esempio: E Car. Eneid. 6, 112: Quel che prima ti chieggio, è che i tuoi carmi S'odan per la tua lingua, e non che in foglie Sian da te scritti, onde ludibrio poi Sian di rapidi venti.
Esempio: Menz. Poes. 1, 26: Poi mirò barbare genti Farsi ludibrio all'onda insana, a i venti.
Definiz: § III. Vale anche Oggetto di strazio, e simili. –
Esempio: Mont. Iliad. 22, 95: Ma che ludibrio sia degli affamati Mastini il capo venerando e il bianco Mento d'un veglio indegnamente ucciso;... ah! questo, è questo il colmo Dell'umane sventure.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Mont. Iliad. 17, 311: Nell'ardor della zuffa il guardo mio Non vi distingue, ma chiunque ascolta Deh corra, e sdegno il prenda che Patroclo Ludibrio resti delle frigie belve.
Definiz: § V. E per Cosa spregevole, degna di scherno o vilipendio. –
Esempio: Giobert. Introd. 2, 147: Questo spensierato ardimento partorì il psicologismo e il sensismo...; dai quali.... uscirono il materialismo, il fatalismo, l'immoralismo, l'ateismo, l'idealismo, il panteismo, lo scetticismo, e gli altri mostri o ludibrj della filosofia moderna, che misero in fondo la scienza.
Definiz: § VI. Far ludibrio di una cosa, e propriamente rispettabile, sacra, o simile, vale Farne oggetto di scherno, Profanarla, Violarla. –
Esempio: Menz. Poes. 2, 324: Volle per giunta il crudo Assirio sdegno, Ch'io pur vedessi in un co i sacri arredi Del santuario far ludibrio indegno.
Definiz: § VII. Mettere checchessia in ludibrio, vale Spregiarlo, Schernirlo. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett.43: Mettono follemente il santuario in ludibrio.