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Dizion. 5° Ed. .
CONDITURA.
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CONDITURA. Definiz: | Sost. femm. Propriamente Modo acconcio di condire una vivanda; ma è preso anche per le Cose stesse che servono a condirla; nel qual ultimo senso comunemente usasi Condimento. |
Dal lat. conditura. – Esempio: | Varch. Rim. burl. 1, 41: Forse che, come gli altri cibi vedi, Questo (il finocchio) vuol conditura, o pepe, o sale, O nuoce al capo, o ti fa male a' piedi? | Esempio: | Pallav. Perf. crist. 495: Chi s'è avvezzo a' più eletti cibi, alle più fine conditure,... non trova nè messo (muta di vivande), nè vino che sia superiore al suo uso. |
Esempio: | Cecch. Cons. med. 1, 31: Mescolare molta quantità d'erbe,... non isfuggendo la convenevole conditura d'aceto e di sugo di limone. |
Definiz: | § Per similit., trovasi detto per Infusione di sostanze atte a correggere alcun vizio del vino. – |
Esempio: | Paolett. Oper. agr. 2, 129: Non per la zolfata riescono perniciosi quei vini, ma per l'altre conditure e d'allume e di sale, che male approposito, ed in abbondanza si usano con essi. |
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